Nove pittori a confronto su temi legati all’identità della cultura agrigentina
L’evento è servito a rievocare (e riabilitare) la figura di Antonietta Portolano, moglie di Pirandello
Nove artisti si sono confrontati, a “Villa Portolano”, nella Valle dei templi, su temi legati all’identità della cultura agrigentina. Si tratta di Giuseppe Bellomo, Danilo D’Acquisto, Vincenzo Patti, Giovanna Puccio, Giuseppe Travali, Ninì Clemente, Claudia Grothaus, Patrizia Pennino e Lillo Todaro. L’evento, organizzato e promosso nel contesto di “Agrigento Capitale Italiana della Cultura 2025”, è servito a rievocare (e riabilitare) la figura di Antonietta Portolano, moglie di Pirandello e donna legata alla storica villa di famiglia, ha visto anche, nell’adiacente giardino di “Casa di Mammi”, l’esposizione di altri tre artisti agrigentini, gli scultori Giuseppe Alba, Giuseppe Cacocciola e Lillo Todaro, una mini esposizione a tema pirandelliano di opere dell’artista Bruno Caruso e uno Spazio Libri, curato da Vgs Libri partner dell’iniziativa. La presentazione delle opere pittoriche dell’estemporanea, coordinata da Emma Noto, è stata affidata agli esperti Beniamino Biondi, Gabriella Costantino e Rita Ferlisi che hanno relazione di fronte ad un pubblico assiepato sotto gli ulivi del giardino affacciato sulla Valle, incantati dagli interventi musicali della giovanissima pianista Giorgia Lo Monaco e da Vincenzo Montana. La lettura di alcune pagine tratte da “Agrigento in scena – sei personaggi in cerca di lettore” di Verdiana Maggiorelli (Vgs Libri) sono state lette da Sara Chianetta. Al termine dell’evento le opere realizzate nel corso dell’estemporanea sono state messe all’asta per una raccolta di fondi da destinare ai progetti dell’Associazione di Promozione Sociale “Villa Rosalia a Bonamorone” a sostegno delle attività culturali del sodalizio.