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Sea Watch, Salvini autorizza sbarco per 10 migranti: accolti a Lampedusa

Di Redazione |

ROMA – Dieci dei 53 migranti a bordo della Sea Watch ferma al limite delle acque territoriali italiane, sbarcheranno a breve a Lampedusa. Lo sbarco, secondo quanto si apprende, è stato autorizzato per 10 di loro perché necessitano di cure mediche. Sono 3 minori, 3 donne di cui due incinta, due accompagnatori e due uomini malati, i migranti che sono stati autorizzati a sbarcare. L’autorizzazione allo sbarco è stata concessa dal ministro dell’Interno Matteo Salvini che ha però precisato: «Sono stati autorizzati a scendere bimbi, donne incinte e malati. Io voglio il bene di tutti ma per quello che riguarda questa nave fuorilegge per me può stare lì per settimane, per mesi, fino a Capodanno». I migranti verranno trasferiti a Lampedusa con una motovedetta della Guardia Costiera. 

Stamattina il ministro dell’Interno Matteo Salvini aveva comunicato di aver firmato il divieto di ingresso, transito e sosta alla nave Sea Watch 3 nelle acque italiane, come previsto dal Nuovo Decreto Sicurezza. «Ora – aveva affermato il responsabile del Viminale – il documento sarà alla firma dei colleghi ai Trasporti e alla Difesa: stop ai complici di scafisti e trafficanti». 

Dalla Sea Watch, Giorgia Linardi, portavoce della ong, aveva commentato su Twitter in merito alle richieste di portare in Libia i 52 migranti salvati tre giorni fa: «Noi non lo faremo mai». «Il fatto che la Libia non sia un porto sicuro non è una nostra valutazione – spiega -. Riportando indietro queste persone commetteremmo un respingimento collettivo, un crimine per cui l’Italia è già stata condannata. La Libia è internazionalmente non riconosciuta come un porto sicuro e lo dice la stessa missione Onu in Libia, l’UInhcr, la commissione Europea, la nostra Farnesina, lo stesso nostro ministro dell’Interno in tv lo scorso 25 maggio e il presidente libico Al Serraj. Negli ultimi dieci giorni sono stati bombardati un ospedale e un aeroporto e sono stati distrutti diversi quartieri. Questo è il Paese dove ci si dice di riportare queste persone soccorse». COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA


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