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Favara: litiga con il vicino, si rompe il femore, rifiuta le cure e muore

Di Gaetano Ravanà |

Litiga con un vicino, cade e si rompe il femore. Ma non va subito in ospedale. Sebbene con una frattura sarebbe rimasto sei giorni in casa, e quando decide di andare, testimone di Geova, rifiuta le cure, e l’intervento chirurgico. Poco dopo muore. Una vicenda assurda che vede protagonista un pensionato di 79 anni di Favara. Per questo motivo la Procura della Repubblica di Agrigento, che vuole vederci chiaro, ha aperto un fascicolo d’inchiesta, e come primo passo ha fatto sequestrare la salma e le cartelle cliniche. Tutto ha avuto inizio lo scorso venerdì 7 giugno. Il settantanovenne avrebbe avuto una discussione, sfociata in lite, con un vicino di casa. E’ caduto, forse a causa di una spinta o di una disattenzione, ed ha riportato la frattura del femore. Per sei giorni, nonostante il femore rotto, sarebbe rimasto a casa. L’altro ieri, poi, non ce l’ha fatta più per il forte dolore, ed è stato accompagnato al pronto soccorso dell’ospedale, al “San Giovanni di Dio” di Agrigento, dove però non sarebbe rimasto molto: giusto il tempo dei controlli e di sentirsi dire, dai medici di turno, che era necessario, e indispensabile, un urgente intervento chirurgico. Il settantanovenne, ha però rifiutato le cure ed ha lasciato la struttura sanitaria. Un paio d’ore dopo, si sarebbe aggravato, ed è stato subito riportato al nosocomio di contrada “Consolida”.

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