La rete idrica di Agrigento e le dimissioni del direttore dei lavori: «Silenzi inquietanti»
L'intervento del presidente dell’Associazione Culturale “Emanuela Loi” Vito Alagna
Le recenti dimissioni del direttore dei lavori incaricato del rifacimento della rete idrica cittadina hanno fatto emergere un’inquietante situazione che potrebbe nascondere gravi irregolarità lungo tutto il percorso dell’opera pubblica. La lettera di dimissioni, ampiamente diffusa dai mezzi di informazione, rappresenta infatti una vera e propria informativa, ricca di dettagli e documentazione, che accusa fatti potenzialmente antigiuridici. Tali denunce, secondo il presidente dell’Associazione Culturale “Emanuela Loi”, Vito Alagna, richiedono l’immediato intervento della magistratura competente, chiamata a svolgere tutte le indagini necessarie.
Preoccupa inoltre il silenzio quasi assoluto da parte di quelle che vengono definite le “autorità superiori” – presumibilmente gli organi politici e burocratici della città – che dovrebbero vigilare sull’andamento e sulla legittimità dei lavori. Una reticenza che alimenta il sospetto e le polemiche, soprattutto in un momento in cui i disagi causati dai lavori hanno coinvolto gran parte della cittadinanza, vista anche la crescente escalation di proteste e segnalazioni osservate sui social network.
Alagna sollecita un chiarimento pubblico da parte dei vertici istituzionali locali, un confronto aperto che possa restituire fiducia ai cittadini, duramente provati non solo da questa vicenda, ma anche da altre forme di mala amministrazione e carenze che da anni minano la tenuta sociale della città. “La comunità di Agrigento merita rispetto – dichiara – e non può più tollerare condizioni di degrado senza precedenti”.
Il presidente dell’Associazione culturale lancia inoltre un appello alla società civile, affinché gli agrigentini onesti e impegnati trovino la forza morale di reagire e riunirsi in un “movimento culturale” che si opponga alla corruzione, all’indifferenza e alla complicità, citando l’esempio di Paolo Borsellino: “Un risveglio necessario per sentire il ‘fresco profumo della libertà’”.
La vicenda, destinata a provocare ulteriori sviluppi, rimette al centro del dibattito pubblico la trasparenza nella gestione degli appalti pubblici e la partecipazione attiva della cittadinanza nel controllo delle istituzioni. In attesa di risposte ufficiali, Agrigento vive un momento di forte tensione e di attesa di giustizia.