Agrigento, revocato l'incarico all'assessore Ciulla: comincia la "depisanizzazione" del Comune?
Insorgono i vertici provinciali di FdI che minacciano di uscire dalla maggioranza. Ma ora tremano anche i vertici del Teatro
La “depisanizzazione” del Comune di Agrigento ha avuto inizio. Il sindaco Francesco Micciché ha infatti revocato le deleghe a Costantino Ciulla, assessore alla Cultura, uomo di FdI che ha curato i principali dossier di Agrigento Capitale della Cultura, vicinissimo al deputato espulso da FdI (ma a capo di una consistente componente del partito) Calogero Pisano, innescando una crisi politica che forse nemmeno lui immaginava. Perché se è vero che Ciulla è stato licenziato – col provvedimento notificato da un messo comunale – il sindaco probabilmente non si aspettava la reazione veemente dei vertici provinciali di FdI: «Abbiamo appreso con sorpresa e profonda amarezza della decisione del sindaco di Agrigento, Francesco Miccichè, di revocare l’assessore Costantino Ciulla, senza alcun tipo di confronto preventivo né con il presidente provinciale, né con il coordinatore cittadino, né con il capogruppo consiliare. Si tratta di un atto improvviso, immotivato e gravemente irrispettoso nei confronti di Fratelli d’Italia, il primo partito d’Italia, che con 5 Consiglieri su 24, rappresenta il gruppo politico più numeroso all’interno del Consiglio comunale e, di fatto, la componente più importante della maggioranza».
Si tratta delle prime manovre politiche in vista delle amministrative di primavera con il sindaco Miccichè, che fa riferimento alla componente autonomista dell’ex assessore regionale Roberto Di Mauro, che sta affrontando anche i problemi relativi ad una gestione di Agrigento Capitale della Cultura pressoché disastrosa.
Oltre a Costantino Ciulla, il sindaco Miccichè ha anche nominato l’assessore al posto del suo ex vice Aurelio Trupia che si era dimesso diversi mesi fa. In Giunta subentrano Sandro Montalbano, direttore amministrativo di un istituto scolastico e Riccardo Accurso Tagano, praticante avvocato.
La revoca dell’incarico a Ciulla, potrebbe essere l’inizio del valzer con il ridimensionamento proprio della sola componente Pisano dentro l’Amministrazione (sulla vicenda ad esempio l’assessore regionale Giusi Savarino non si è pronunciata). Probabilmente nelle prossime settimane salteranno – se l’obiettivo è di “espellere” la componente Pisano dall’Amministrazione – anche i vertici del Teatro Pirandello saldamente guidato da fedelissimi del deputato ex FdI.
Ciulla ha parlato attraverso i social: «Mi è stato notificato, dal messo comunale, con determinazione del Sindaco, l’atto di revoca del mio incarico di assessore alla Cultura al Comune di Agrigento. Un provvedimento assunto senza alcuna interlocuzione preventiva né con me, né con i riferimenti locali, provinciali e regionali di Fratelli d’Italia. Una decisione che tuttavia non mi sorprende».
C’è chi vocifera che FdI, che ha altri due assessori, potrebbe lasciare l’Amministrazione ma in realtà, almeno per il momento, i vertici regionali sulla vicenda non si sono pronunciati e le prossime ore saranno decisive per capire quale sarà il destino dell'Amministrazione Miccichè.