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La Uil: “Agrigento deve cambiare rotta. Assurdo che sia al terz’ultimo posto per tempo libero e soprattutto cultura”

Di Gaetano Ravanà |

Agrigento è al terz’ultimo posto in Italia per il tempo libero e l’offerta culturale. Il dato de Il Sole 24 ore inchioda il capoluogo, incapace di soddisfare le aspettative dei suoi cittadini e, al contempo anche dei turisti. Eppure, per quello che riguarda la cultura, Agrigento non è seconda a nessuna nella Penisola.

Sulla vicenda è intervenuta la Uil agrigentina che di dice molto preoccupata da questa fotografia del quotidiano economico.

“E’ evidente – si legge in una nota – che occorre cambiare la tendenza. Già qualche anno fa avevo lanciato un grido d’allarme su questi temi, oggi, purtroppo, i risultati mi danno ragione. La realtà odierna, in effetti, ad Agrigento, non è delle più felici. Da tempo si sentono le lamentele della gente che non sa cosa fare nel tempo libero, gli anziani sono quelli che pagano il dazio maggiore. Non sono state create quelle opportunità per la terza età ed è scontato vedere, giornalmente, anziani che stazionano a Porta di ponte che lamentano la mancanza di spazi propri. Ma anche i bambini hanno poche opportunità di potersi svagare, nemmeno nelle feste tradizionali di forte richiamo, Natale in primis, nulla viene organizzato per renderli protagonisti. Solo le scuole riescono, tra mille difficoltà, a creare pochi momenti di socializzazione e divertimento sano. Ma nel complesso, gli agrigentini, nel tempo libero non riescono a trovare delle valide soluzioni che solo l’amministrazione comunale può e deve creare. Anche la privatizzazione del patrimonio delle strutture sportive, che è stato privatizzato per i prossimi anni, alla lunga non ha dato i frutti sperati. La cultura deve essere il pane quotidiano per questa città. Eppure, tutto è lasciato al caso, la sensazione è questa, ed il fatto che un quotidiano così autorevole, inchioda la città dei templi, del premio Nobel Pirandello, è abbastanza grave. In effetti, anche in questa estate che ormai si avvia a concludersi, né in centro città né tantomeno a San Leone, posto di ritrovo nella bella stagione degli agrigentini e dei turisti, nulla di culturale è stato organizzato. Eppure, nei piccoli comuni della provincia, con poche risorse e, in alcuni casi, tramite degli sponsor, si riescono ad organizzare diverse manifestazioni culturali che calamitano l’attenzione di migliaia di persone”.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA