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Trentaquattrenne rischia il processo per stalking

Di Gaetano Ravanà |

Non accettando la fine del matrimonio, per almeno cinque mesi ha molestato, pedinato, insultato e minacciato di morte l’ex moglie. Un trentaquattrenne, E.P., di Canicattì, residente a Ravanusa, rischia di finire a processo. È indagato per l’ipotesi di reato di stalking. Il pubblico ministero Gloria Andreoli, gli ha fatto notificare l’avviso di conclusione delle indagini preliminari. Tutto quanto ha avuto inizio nel febbraio dell’anno scorso, quando il Tribunale di Agrigento, aveva disposto la separazione tra il trentaquattrenne, e l’ex coniuge, una trentenne, di Canicattì, residente a Campobello di Licata. Nei giorni a seguire l’uomo avrebbe iniziato una costante attività persecutoria ai danni della donna. «Ti metterò in un tombino, non ora, ma appena avrò la soddisfazione di toglierti i bambini. Vincerò questa causa. Non ti darò modo di fartela vincere. Ti ammazzo», una delle minacce più gravi rivolte alla vittima. Dopo le denunce della trentenne ai carabinieri, a carico del presunto stalker, nel maggio scorso, il Gip del Tribunale di Agrigento, Luisa Turco, ha emesso la misura cautelare del divieto di avvicinamento alla persona offesa. 

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