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Cresce ad Agrigento l’attesa per il debutto della nuova stagione di prosa del Teatro Luigi Pirandello

Di Luigi Mula |

Cresce ad Agrigento l’attesa per il debutto della nuova stagione di prosa del Teatro Luigi Pirandello.

Il sipario si alzerà, infatti, sabato 30 novembre con “Antigone” di Sofocle, per la regia di Laura Sicignano, con Sebastiano Lo Monaco nel ruolo di Creonte.

Intanto, il “fantasmagorico” cartellone, che porta in scena il meglio del panorama teatrale nazionale, a 21 giorni dal debutto, ha fatto registrare un nuovo importante traguardo per la  Fondazione teatro diretta da Calogero Tirinnocchi; rispetto allo scorso anno, infatti, il botteghino  ha, già,  “staccato” 100 abbonamenti in più.

Il risultato è il segnale della continua, duratura e costante crescita della massima istituzione teatrale agrigentina, “frutto – afferma il direttore artistico, Sebastiano Lo Monaco-  del lavoro di un gruppo molto coeso”

Lo Monaco non ha alcun dubbio: “ Il livello culturale della città , negli ultimi quattro anni, è cresciuto, grazie, anche, all’intensa attività della Fondazione. Più si è alzato il livello artistico degli spettacoli e più il pubblico si è affezionato al Teatro”.  

In quest’ intervista Sebastiano Lo Monaco, reduce del successo di “Antigone” al Teatro Verga di Catania, traccia un consuntivo dei suoi “primi” quarant’anni di carriera nel segno di Luigi Pirandello.

In otto domande la storia di un grande attore siciliano di tradizione classica innamorato di Agrigento:    

Qual è il segreto del successo del “Pirandello”?

Il lavoro di una bella squadra (esordisce con la sua voce baritonale). Io ci metto il mio con la scelta di spettacoli di qualità, frutto, anche, dei rapporti personali maturati in 40 anni di carriera. Avere Giancarlo Giannini ad Agrigento, ad esempio, non è stato facile; la tappa agrigentina è, infatti, l’unica data siciliana del suo spettacolo. Il successo, dicevamo, è il frutto del lavoro di un gruppo molto coeso. La genesi dei traguardi raggiunti è da ricercarsi, anzitutto,  nella fiducia che il sindaco di Agrigento, Lillo Firetto, ha posto sul Consiglio di Amministrazione della Fondazione Teatro Luigi Pirandello; quindi, alla capacità manageriale del direttore generale, Calogero Tirinnocchi, che ha portato il “Pirandello” ad essere  uno dei pochi teatri italiani economicamente virtuosi e con un bilancio di gestione attivo e alle lungimiranti intuizioni del presidente Gaetano Aronica ed alle sue innegabili capacità relazionali  che ha saputo spendere con i cittadini, con il mondo della scuola e con le Istituzioni, aprendo, così, un dialogo propositivo e di crescita con la Città.”       

Mentre la campagna abbonamenti?

“Siamo già a 100 abbonamenti in più rispetto all’anno scorso. Il livello culturale della città , negli ultimi quattro anni, è cresciuto, grazie, anche, all’intensa  attività del Teatro Pirandello. Più si è alzato il livello artistico degli spettacoli e più il pubblico si è affezionato al teatro. Quest’anno, poi, c’è una stagione fantasmagorica che porta in scena attori con, alle spalle, una storia teatrale importante. Mi riferisco, appunto, a  Giancarlo Giannini, ma anche Lina Sastri, Cesare Bocci, Leo Gulotta, Gaetano Aronica e tanti altri.”

Una stagione che la vede protagonista con Antigone..

“Antigone sta riscuotendo un successo al di sopra di ogni aspettativa. Con il teatro stabile di Catania siamo stati due settimane al “Verga” sempre sold out. Lo spettacolo piace moltissimo ed io sono molto contento di essere stato chiamato, per la prima volta, a fare il primo attore dello Stabile. Ci ha pensato una genovese (sorride compiaciuto), Laura Sicignano,  che è la direttrice dello stabile di Catania ed anche  la regista dello spettacolo.”

Quanto la scuola ha contribuito al rilancio del Pirandello?

“La scuole tantissimo. Nella passata stagione abbiamo staccato circa 20 mila biglietti per gli studenti. Numeri che, ritengo, non si registrano in nessuna città italiana. Questo traguardo, mi piace sottolinearlo, è stato raggiunto grazie  al lavoro di tanti operatori del mondo della scuola. Tra questi la bravissima Arianna Vassallo che è una dei nostri riferenti per le scuole.”                

Lei è siracusano di Floridia, come si trova ad Agrigento?

“Molto bene! ho maturato un rapporto di affetto e di stima con i cittadini. Tra gli abbonati molti sono diventati amici, io parlo con tutti, tutti mi conoscono e mi vogliono bene. Mi sento un cittadino vero di Agrigento e spero che questa lunga  avventura,  a giugno fanno 5 anni di questa mia direzione artistica, possa continuare”

Cosa ha rappresentato per lei  Luigi Pirandello?

“In 40 anni di carriera ho dedicato al grande drammaturgo agrigentino la maggior parte del mio percorso artistico. Per cui dirigere un teatro a lui intitolato, nella sua città natale è, in un certo senso,  un investitura a suo rappresentante in Italia e nel mondo. Di questo sono fiero! C’è, inoltre, un progetto con un regista di fama internazionale, che mi conosce proprio come attore pirandelliano, e probabilmente presto verrà a dirigere ad Agrigento un opera di Luigi Pirandello.

Progetti futuri?

Quest’anno mi aspetta una stagione molto faticosa; mi divido in 4 spettacoli. La parte del leone la farà Antigone con repliche in tutta Italia. Poi riprendo gli spettacolo  “Per non morir di mafia” di Piero Grasso, “Io e Pirandello” che nasce ad Agrigento per il 150esimo anniversario della nascita del drammaturgo e, infine,  un nuovo spettacolo nato al festival di Spoleto. Si tratta di “Appello ai liberi e forti” di don Luigi Sturzo” Vuole lanciare un suo personale invito a teatro?

“Invito gli agrigentini perché li voglio bene e cerco di dare il massimo per poterli soddisfare culturalmente. Aspiro, per questo, anche ad avere con loro un rapporto di scambio  culturale, emozionale ed affettivo. Io mi sento un agrigentino adottivo e spero che essi accolgano il mio invito a frequentare, sempre e con maggiore gioia e passione, il teatro Pirandello che è il cuore pulsante della città”.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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