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Concorsi sempre a Roma, un’agrigentina si sfoga sul web e raccoglie parecchi consensi

Di Gaetano Ravanà |

Ieri, 14 novembre, a Roma, nella struttura della Nuova fiera, si è svolto il concorso  Ripam per il Ministero della giustizia. Una delle partecipanti, l’agrigentina Elena Palermo, ha scritto un posto sulla sua pagina Facebook che in poco tempo ha raccolto molti like e alcuni commenti pepati.

In particolare, la candidata agrigentina si è lamentata, intanto, del fatto che non è giusto che i concorsi vengano svolti sempre e solo nella capitale creando disagi alle migliaia di persone che devono affrontare viaggi da ogni parte d’Italia sostenendo costi esorbitanti per voli (andata e ritorno 300 euro), alloggi e trasporti interni per arrivare sul luogo prescelto per l’esame.

“Decentrare le prove per ogni regione? O bisogna sempre riempire le casse dei soliti? – sono le domande che pone Elena – Non trovo giusto che la gente avendo un orario stabilito svolga il concorso minimo tre ore dopo (se tutto va bene) sfiancata, assonnata, disidratata (poiché ovviamente non esistono bar interni o macchinette per erogazione bibite.. O perlomeno una c’era ma vuota!), e ormai priva di lucidità. Molti ci siamo addormentati sui banchi. Infine, ma non per ultimo, non trovo giusto che le prove siano così difficili e fuori luogo per una funzione del genere. Farei un giro per gli uffici e sottoporrei a tutti gli impiegati i quesiti di logica che ho dovuto sostenere io ieri. Vorrei vedere in quanti rimarrebbero a bocca aperta! Capisco la preselettiva per le 115000 domande pervenute contro i 2329 posti disponibili. Ma trovo l’elaborato complicato al limite della follia e soprattutto pieno di refusi che hanno causato perdite di tempo inaudite per la sostituzione dei quiz. Detto ciò credo che il concorsista sia davvero diventato un lavoro. Ma che porti solo perdite economiche e di tempo. Snelliamo le procedure e rendiamo umane queste prove perché dubito che pure chi le scriva sia capace di risolverle”.

Tra i vari commenti da segnalare “I posti sono gia assegnati e questo e’ solo un giro di soldi !! Dura ma triste realta’ del sistema italiano”, ed ancora “Mi auguro soltanto che lo 0,1% dei posti non assegnati vada a qualcuno solo per meritocrazia”.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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