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Per Italia Oggi, Agrigento è fanalino di coda, per il sindaco Firetto i dati risalgono a qualche anno fa

Di Gaetano Ravanà |

Per Italia oggi, Agrigento è ultima in Italia per qualità della vita. Dati che il sindaco della città dei templi, Calogero Firetto, però contesta apertamente.

“Premesso – dice il primo cittadino – che l’indagine di Italia Oggi scatta un’istantanea compresa tra il 2013 e il 2017 poiché gran parte dei dati Istat sono riferiti a quel periodo. Quindi è un’analisi impietosa che assolutamente non fotografa il presente. Premesso che gran parte dei dati riferiscono un’analisi su base provinciale e ad aspetti su sicurezza, criminalità, capacità di innovazione d’impresa, strumentazioni diagnostiche negli ospedali, su cui posso fare considerazioni da semplice cittadino.Sento di dover fare una serie di osservazioni anche a tutela e sostegno del lavoro degli altri comuni della provincia e delle azioni che alcune brillanti iniziative stanno determinando sul territorio: mi riferisco all’aumento del numero dei visitatori nella Valle dei Templi, al Premio nazionale del Paesaggio, alle eccellenze di alcune imprese nell’ambito del turismo relazionale, e all’eccellenza di alcuni settori della ristorazione, improntate a un contesto di sostenibilità e di qualità, che hanno avuto riconoscimenti nazionali e internazionali”.

Il sindaco va nello specifico.“Intanto la rilevazione statistica – continua Firetto – come anticipato nello stesso report, ha modificato sostanzialmente l’approccio metodologico che peraltro non consente paragoni con l’anno di riferimento precedente. Le marco-aree esaminate che effettivamente classificano Agrigento tra le ultime province, contengono sotto-insiemi su aspetti in cui siamo mediamente posizionati o addirittura figuriamo tra le prime in classifica. Faccio un esempio: per qualità della vita prima è Milano e 100^ la provincia di Agrigento. La retribuzione media annua è di 29 mila euro a Milano e di 14 mila euro ad Agrigento. Eppure se proviamo ad investire quei pochi risparmi ad Agrigento per l’acquisto di un appartamento semicentrale, Agrigento è seconda, Milano è ultima, quindi è chiaro che una media di 29 mila euro di reddito non basta per comprare un appartamento in zona semi-centrale. Il tema è la sostenibilità. Parliamo sempre di un coefficiente che sfugge a queste classifiche. Quanto costa una spesa a Milano? Quanto costa ad Agrigento? Il rapporto è noto a tutti. I prezzi sono più bassi ad Agrigento e prevalentemente è cibo locale, di buona qualità, delle vicine campagne. Quindi di quale qualità della vita stiamo parlando? Lo chieda ai canadesi, statunitensi, polacchi, danesi, bulgari, russi, svedesi, norvegesi, francesi, austriaci, ungheresi e irlandesi che hanno scelto di prendere casa a Grotte o a Cianciana, dove un caffè costa 50 centesimi e ti regalano oltre un sorriso anche un pasticcino.Ma guardiamo ancora la classifica. Come si può definire insicura Agrigento, una città in cui il numero di suicidi è irrilevante, in cui sono rarissime le rapine, in cui i furti in appartamento sono minimi rispetto ad altre città? Dove bassissimi sono i reati contro la persona? Andiamo all’Istruzione, come possiamo essere tra gli ultimi? Notizia di questi giorni è che un nostro liceo scientifico sia stato eletto tra i migliori a livello nazionale. Come possiamo essere in coda? Forse perché le nostre scuole continuano a sfornare eccellenze per le università e perché le stesse eccellenze dopo le università trovano lavoro nelle grandi imprese o in organizzazioni del nord o all’estero e quindi sfuggono alla classifica? Sarà anche per questo che , pur essendo in attivo ad Agrigento la nati-mortalità delle imprese, non c’è vivacità sulle start up e sull’innovazione delle imprese? I nostri migliori cervelli sono catturati dalle imprese del nord ancor prima di conseguire la laurea, spesso sono sfruttati, pochi riescono ad emergere e a far carriera. Noi sindaci dovremmo dar loro più fiducia e convincerli a tornare a investire sul territorio. Come amministrazione stiamo lavorando in tal senso e alcuni ci stanno seguendo in progetti di impresa creativa fortemente innovativi soprattutto per Agrigento 2020. Le albe alla Valle dei Templi sono un prodotto di grandissimo successo che nasce ad Agrigento da agrigentini. Sa quanto riesce a produrre a una media di 800 spettatori a replica? La Fondazione Teatro Luigi Pirandello con il suo teatro di produzione e un cartellone di tutto rispetto è tra i primi Teatri in Italia e un bilancio in attivo. Il Parco archeologico con le sue attività, i suoi progetti, è già a 1 milione di visitatori. Andiamo ai dati relativi all’Ambiente. Siamo risaliti di 44 posizioni nella classifica di Legambiente sull’ecosistema urbano pubblicata recentemente dal Sole24ore. E questo grazie a una buona differenziata che raggiunge il 73%. Siamo tra i primi in Italia. Per Italia Oggi, invece, siamo ultimi perché la rilevazione è del 2017 probabilmente riferita all’anno 2016. Comunque appare assurdo che il grado di inquinamento di Agrigento per Italia Oggi sia pari a Milano, in assenza pressoché totale di emissioni da stabilimenti industriali. Quindi è chiaro che poiché l’Arpa fino all’anno scorso non aveva rilevato dati dalle centraline di rilevamento, avrebbe dovuto essere considerato un “non pervenuto” piuttosto che un dato negativo”.

Il primo cittadino, quindi, conclude: “A questo punto vale la pena di dire che Italia Oggi non valuta molti aspetti che per noi invece sono fondamentali: insufficienza di infrastrutture. Una strada ancora incompleta per raggiungere Caltanissetta e quindi l’autostrada Palermo-Catania e lavori ancora infiniti sulla Agrigento-Palermo: due direttrici per i due aeroporti di Catania e Palermo. Troppe due ore in macchina per raggiungerli. Troppe due ore e mezza o tre ore, con i mezzi pubblici. L’indagine non tiene conto dei ritardi che abbiamo dovuto subire prima di poter parlare di nuova rete idrica ad Agrigento. Un progetto previsto da anni e che solo ora potrà vedere il primo cantiere. Italia Oggi non può considerare lo stress che abbiamo dovuto subire dal precedente governo per il blocco degli investimenti sul centro storico, 16 milioni e mezzo di euro, o la lentezza di una burocrazia che ha tenuto senza ossigeno un progetto come Agrigento 2020. Come terroni facciamo eccezione perché lavoriamo per incidere su un cambiamento di prospettiva, che è innanzitutto culturale e poi infrastrutturale. Con Agenda Urbana 17 milioni di investimenti per inclusione sociale, sicurezza, turismo e cultura, risparmio energetico, mobilità sostenibile”.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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