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Uno scenario magico che richiama a Bethlemme, Cammarata pronta per il presepe vivente

Di Simona Mangiapane |

Anche Cammarata attende l’arrivo del Messia! I preparativi fervono, il paese e nello specifico il centro storico si trasforma in una piccola Palestina, poco alla volta in questi giorni sta prendendo forma uno scenario di magia, di attesa e di festa, perché anche in questo piccolo paesino si celebra il “verbo che si fa carne” con una delle rappresentazioni più antiche, realizzata per la prima volta da San Francesco d’Assisi nel 1223 in un borgo della provincia di Rieti, quella della natività, del presepe vivente, l’umile grotta con un bambino nella mangiatoia al centro dei suoi genitori che lo contemplano e del bue e l’asinello che lo riscaldano. Nell’arco degli anni il presepe vivente si arricchisce sempre più di nuovi elementi, i pastori che accorrono per adorare Gesù, la stella cometa che fa da guida ai Re Magi, giunti per rendere omaggio al Re dei Re portando in dono, oro, incenso e mirra, le lavandaie, gli albergatori e quasi un’ intero paesaggio accorre alla grotta dov’è nato un bimbo di nome Gesù.

Oggi a Cammarata si cerca di rappresentare una Betlemme molto più ricca di particolari e di personaggi, quasi tutti gli antichi mestieri vengono messi in scena, oltre 150 volontari interpretano falegnami, pastori, ricamatrici, panettieri, giocatori di carte e bevitori nelle antiche taverne, la “putia”, macellai e tanti altri. Ma il centro di tutto è alla fine di questo tragitto, dove una capanna con la natività e i Re magi attendono, sfidando il freddo delle notti invernali, con molta pazienza, tutti i visitatori.

Si attendono, a conoscere e scoprire una tale meraviglia, curata nel dettaglio e con l’amore e la dedizione dei cittadini e delle amministrazioni comunali, che tanto si impegnano affinchè l’evento si ripeta ogni anno con numeri di visitatori sempre maggiori,vagonate di pellegrini nei giorni in cui il presepe vivente si apre al pubblico: il 22,26,28,29 Dicembre 2019 e l’1, il 5 e il 6 Gennaio 2020.

Si comincia entrando dal “patu”, ma lungo il tragitto si visitano le antiche case, piene di oggetti che rimandano all’antichità, tante attrezzature ormai in disuso e tanti alimenti ormai dimenticati che non imbandiscono più le nostre tavole. Ci saranno delle guide pronte a spiegare e a indirizzare il percorso giusto, descrivendo nel dettaglio ogni  oggetto ed ogni antico mestiere. Durante questo circuito non mancheranno le degustazioni , ottimo il pane appena sfornato con olio nuovo e formaggio, la ricotta fresca, il vino cotto, i ceci e il sanguinaccio. Inoltre,non mancheranno i sempre presenti zampognari che intoneranno canzoni natalizie, coinvolgendo tutti i presenti.

Vale davvero la pena trascorrere una giornata nelle due splendide e caratteristiche cittadine di Cammarata e San Giovanni Gemini, dove durante il giorno potrete approfittare della bellissima e salutare montagna in cui diverse attività gastronomiche vi faranno fare delle vere e proprie scorpacciate e successivamente, a partire dalle 17.00 fino alle 21.30, con una cifra davvero simbolica potrete immergervi  nella suggestiva atmosfera della  XVI edizione del presepe vivente, ricco di tante emozioni, incanto e con la piacevole e allettante sensazione di essere immersi nella notte dei tempi. Una notte di 2000 anni fa, in cui si compie il miracolo di un Dio che si fa uomo.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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