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Pescatori di frodo bloccati dalla Guardia Costiera di Porto Empedocle

Di Gaetano Ravanà |

Nella giornata di ieri mercoledì, 26 Febbraio, gli uomini della Capitaneria di Porto diEmpedocle, al Comando del Capitano di Fregata Gennaro Fusco, hanno portato a termine unaimportante attività di contrasto nei confronti della pesca del novellame, ossia gli stadi giovanili deipesci (come sardine e acciughe) impiegati per ripopolamenti.Nello specifico, i militari sono entrati rapidamente in azione nella tarda serata in seguito aduna segnalazione telefonica che riferiva la presenza di imbarcazioni abusive che effettuano la pescadel novellame con strumenti illegali, nelle immediate vicinanze del molo di ponente del porto, piùspecifico nella più rinomata Zona Kaos.Nel breve volgere di tempo una pattuglia radiomobile della Capitaneria di Porto ha iniziato acontrollare l’intero ambito portuale considerato l’esito negativo gli uomini si sono spostati in localitàKaos dove nell’oscurità della notte venivano intercettate 2 unità intente ad iniziare le attività di pescadi frodo. Immediatamente è intervenuto un mezzo navale della Guardia Costiera che ha procedutoad invitare a comparire presso gli uffici della Capitaneria di Porto i malintenzionati al fine di potereffettuare i dovuti controlli e procedere con la contestazione degli illeciti amministrativi.Complessivamente venivano posti sotto sequestro n° 2 attrezzi da pesca professionale ditipo sciabica da natante ciascuno di 30 metri circa regolarmente armati comprensivi di saccodenominato in gergo “velo”; questa è una rete da pesca a circuizione con una maglia molto sottile,usata soprattutto nelle marinerie sicule.La capitaneria di Porto Empedocle, in ottemperanza alle disposizioni di legge italiane edeuropee è molto sensibile alla tutela delle specie ittiche di piccola taglia in quanto è una forma dirispetto della fauna marina.Il Comandante Fusco ha manifestato il proprio apprezzamento per la riuscita dell’operazioneche ha portato all’eccezionale sequestro e contestualmente annuncia una linea dura per chi nonrispetta le norme che tutelano le specie ittiche di taglia inferiore alla taglia minima ed invita i cittadinia segnalare le condotte illegali che danneggiano l’ecosistema marino

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