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Coronavirus: turismo in ginocchio, scendono in campo i sindacati

Di Gaetano Ravanà |

Cgil, Cisl e Uil, hanno deciso di prendere parte all’Assemblea con tutti i deputati, regionali e nazionali, del territorio agrigentino che si svolgerà sabato 29 febbraio all’Hotel della Valle. L’iniziativa, voluta fortemente da Confcommercio, Confesercenti, Cna e Consorzio Turistico Valle dei Templi, servirà a valutare possibili interventi legislativi o di intermediazione politico-istituzionale presso il governo siciliano e di Roma rispetto ai drammatici effetti che il Coronavirus sta provocando sull’intera economia turistica.

“Anche noi siamo molto preoccupati per la situazione che si è venuta a creare – dichiarano i Segretari provinciali di Cgil, Cisl e Uil, Alfonso Buscemi, Emmanuele Piranio e Gero Acquisto– In una provincia come quella nostra, dove regna da sempre una crisi senza fine, dove le occasioni di sviluppo sono sempre poche, dove ci si fa in quattro per andare avanti a fatica, il crollo del settore turistico ci porterebbe allo sfacelo economico. La Sagra del Mandorlo in Fiore saltata rappresenta già di per se un grave problema per le asfittiche casse degli albergatori che avevano preannunciato una ripresa, ma essendo la stagione estiva alle porte, non possiamo rischiare di vedere la nostra provincia scartata dai grandi tour operators nazionali e internazionali. Seppure con qualche difficoltà, negli ultimi anni, il settore turismo è stato quello che ha portato un minimo di ristoro a decine di centinaia di imprese medie e piccole. Deve essere la politica a trovare le giuste risposte, dare ristoro agli addetti ai lavori, perché altrimenti sarà collasso generale. Non possiamo permettercelo. Proprio per questo motivo saremo presenti all’incontro con la deputazione agrigentina perché anche noi, se è il caso, alzeremo la voce per rivendicare le giuste richieste di una provincia che è sempre agli ultimi posti per qualità della vita”.

Anche l’annullamento delle gite turistiche ha rappresentano un altro grave problema, non arrivano più visitatori. “E’ chiaro che le continue prenotazioni annullate e la paralisi della mobilità dei flussi turistici – continuano Buscemi, Piranio e Acquisto- non fanno dormire sonni tranquilli agli operatori del settore. Noi come sindacato siamo al fianco di queste categorie, ci batteremo con ogni mezzo possibile perché qui c’è in gioco il futuro di questa provincia. Si rischiano tantissimi licenziamenti, facciamo fatica a far creare appena un posto di lavoro, non possiamo consentirci che altre persone vengano mandate a casa. Ci bastano già le decine e decine di vertenze aperte. Se sarà il caso siamo disposti anche a scendere nuovamente in strada visto che è uno dei pochi mezzi che ci sono rimasti per farci sentire in maniera democratica”.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA