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Coronavirus, cresce il malcontento verso l’Europa ad Agrigento oltre alla paura dei contagi

Di Gaetano Ravanà |

Di pari passo con la paura del Coronavirus e dei contagi, gli agrigentini, almeno uno su tre, chiede all’Italia di uscire dall’Unione Europea. Dopo avere visto gli aiuti economici messi sul tavolo dagli altri paesi, Germania su tutte, ma anche Francia e, perfino la Spagna, anche gli agrigentini si sono indignati, soprattutto le partite iva, di quello che ha programmato il Governo italiano.

“Se l’Europa anche dinanzi alla pandemia fa finta di nulla – dice Gaspare – allora che ci restiamo a fare? Vogliono ridurci peggio della Grecia. In Italia rischiamo di diventare tutti poveri e pazzi, ad Agrigento la situazione è ancora più drammatica visto che già non ce la passiamo bene considerato che siamo gli ultimi in Paese per reddito procapite”.

“Risolviamo il problema Coronavirus e poi ognuno dritto per la propria strada – dice Serena – che poi è quello che avviene da quando è stata partorita questa idea della moneta unica. Non c’è fratellanza tra i 27 paesi, ognuno tira acqua al proprio mulino. Noi siamo l’Italia, non dobbiamo essere secondi a nessuno malgrado il debito pubblico alto. Abbiamo le potenzialità per risollevarci da soli. Le misure varate dal Governo sono irrisorie, qui c’è gente che tra non molto non potrà nemmeno mangiare. O si svolta, oppure, fuori dall’Europa”.

Dello stesso avviso è anche Piero: “Qui si sta giocando con il futuro di milioni di famiglie. I provvedimenti varati dal Governo sono insufficienti. Nella nostra provincia c’è molto lavoro nero, gente che non può nemmeno lavorare già da diversi giorni, che fine farà? L’epidemia di Coronavirus ci fa moltissima paura, ma anche il livello economico. Ho sentito alcuni amici che hanno finito i soldi e non sanno come fare per acquistare le cose essenziali. Ha ragione l’opposizione, occorreva una misura fortissima, magari di altri settanta miliardi subito, fare, magari come in America, Trump ha deciso di dare soldi nelle mani delle famiglie. Qui ancora non si capisce nulla, ma er chi ha un negozio, un bar, un ristorante, una tantum sembra una presa per il sedere. Dovevano annullare tutte le tasse fino alla fine dell’anno, posticiparle non ha senso, soprattutto, perché non sappiamo quando questa guerra finirà”.

“L’Europa, come al solito fa Pilato – dice Vanessa – continua a lavarsi le mani. In questo periodo la gente se ne sta a casa per contenere il contagio, ma chi ci aiuta? Il Governo ha messo in campo delle misure insufficienti. Ci voleva uno choc economico vero e proprio. Non ho capito perché le colf non siano state inserite, chi ha uno stipendio fisso perché occupato negli uffici pubblici, può rimanere a casa, ma chi non ha nulla che deve fare? Il governo ci ha delusi”.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA