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Coronavirus. Agrigento 2020 pronta a ripartire e sfruttare anche il 2021

Di Gaetano Ravanà |

Agrigento 2020 si prepara per ripartire non appena possibile e proseguirà nel 2021. Le misure restrittive per prevenire il contagio adottate dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri hanno costretto a sospendere il programma di tutte le attività e degli eventi. Le iniziative ordinarie e straordinarie, programmate in modo partecipato dal Comitato Agrigento 2020 già dallo scorso anno, avrebbero avuto in questi primi mesi un riverbero positivo sull’intero tessuto economico agrigentino. Agrigento 2020 ha subìto invece un brusco e traumatizzante arresto, proprio all’avvio delle più rilevanti iniziative culturali, anche di carattere internazionale. Un danno incalcolabile. Ciononostante è altrettanto significativo che per l’eccezionale ricorrenza dei 2600 anni della sua storia, la Città stia per scrivere questa pagina difficile affrontando la sua capacità di coesione e di solidarietà e potendo dimostrare di saper rispettare prescrizioni anche complesse pur di garantire la tutela della salute di tutti. Il Covid-19 ci suggerisce di rivedere i nostri stili di vita, come stiamo sperimentando in questi giorni, e Agrigento 2020 porta avanti diversi progetti in direzione dell’economia circolare, della sostenibilità, della e-mobility, delle energie rinnovabili, del digitale, perfino dello smart working, cui adesso fanno ricorso in tanti. Le necessarie e urgenti sospensioni di tutte le attività di Agrigento 2020 costringono anche a un nuovo rapporto tra noi e il tempo, trascinati ormai lontano dalle nostre frenesie quotidiane. Passata questa emergenza la città potrà riprendere il suo programma e prolungarlo per tutto il 2021, perché manterrà intatta la sua mission e la partecipazione di tutti consentirà di riprendere le relazioni interrotte. Agrigento 2020 si sta preparando a ripartire non appena sarà possibile. Il rispetto delle misure di distanziamento sociale e le prescrizioni che saremo costretti a osservare anche in seguito consentiranno di ripensare nuovi modelli di aggregazione e di turismo culturale, riproducibili da un turismo di prossimità e dalla riscoperta del nostro territorio, dei suoi valori e delle sue tradizioni, della sua bellezza e della sua storia. Agrigento 2020 ha chiesto al Governo, e in particolare al Ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, Dario Franceschini, un sostegno per recuperare il tempo perduto e per raggiungere gli obiettivi prefissati per i 2600 anni. Una condizione non dissimile da quella di Parma, Capitale Italiana della Cultura 2020, che, al pari di Agrigento, rinvia al 2021 la realizzazione del suo programma.

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