“Stiamo lavorando per creare una comunità inclusiva per i nostri figli e per i figli dei nuovi agrigentini, dove la multiculturalità diventa ricchezza e fonte di benessere. Noi non abbiamo paura “dell’altro”, ma cerchiamo di costruire con lui una società migliore, nel rispetto delle regole e della dignità di tutti. Chi conosce la nostra cultura, del resto, sa che il nostro grande patrimonio, archeologico, artistico, paesaggistico ed enogastronomico sta proprio nei nostri 2600 anni di storia “meticcia”.

Lo sostiene il sindaco di Agrigento, Lillo Firetto, ricandidato alle amministrative del 4 e 5 ottobre prossimi.“Con la Consulta delle Culture – continua Firetto – daremo voce alle diverse comunità straniere ormai residenti ad Agrigento con cui abbiamo nel tempo intessuto un rapporto di franca e costante interlocuzione in modo propositivo e collaborativo.Lo scorso anno ho conferito alla cuoca Mareme Cisse la Menzione Speciale Città di Agrigento” perché “Agrigentina d’adozione e modello di integrazione in una terra da sempre crocevia di culture e popoli, nonché per l’impegno sociale finalizzato all’integrazione e all’inserimento lavorativo di donne e ragazzi stranieri con fragilità e persone con disabilità”. Grazie anche al suo lavoro la nostra città ha vinto il Premio Nazionale Bezzo sul Benessere equo e sostenibile, nell’ambito di un Concorso riservato alle città finaliste di capitale italiana della Cultura. Questo premio ha anche determinato per la città di Agrigento la consegna di un assegno per un progetto di ricerca sulla qualità del benessere soggettivo percepito nell’alimentazione locale, portato avanti dall’Università di Palermo attraverso il Consorzio Universitario di Agrigento. Tutto ciò dimostra come le politiche realmente inclusive, contrariamente a quel che certa area populista vuol far credere, portano sicurezza, benessere, sviluppo e cultura”.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA