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Beni per 1,5 mln di euro confiscati ad ex consigliere provinciale agrigentino

Di Redazione |

AGRIGENTO – Confiscati beni – per circa un milione e mezzo di euro – a Giuseppe Vincenzo Terrazzino, 56 anni, di Raffadali (Ag). A dare esecuzione al decreto è stata la polizia. Il procedimento per l’applicazione della misura di prevenzione patrimoniale della confisca è stato avviato su proposta del questore che ha presentato al tribunale di Palermo una richiesta di applicazione della misura di prevenzione patrimoniale sui beni riconducibili direttamente o indirettamente a Terrazzino, ex consigliere provinciale fra il 2008 e il 2013.

La sezione Misure di prevenzione del tribunale di Palermo ha disposto la confisca di 9 immobili fra Raffadali e Agrigento, di 23 rapporti bancari, polizze assicurative e rapporti di investimento per un valore di circa 350.000 euro, di 3 auto e moto e di 4 impianti di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili a Raffadali. Secondo la questura Terrazzino è accusato «di usura ai danni di un esercente un’attività economica e nel 2013 è stato arrestato nell’ambito dell’inchiesta denominata ‘Demetrà per i reati di associazione per delinquere finalizzata ai delitti di falso e di truffa aggravata, per l’illecito conseguimento di erogazioni pubbliche in danno dell’Inail e dell’Inps di Agrigento che erano stati indotti ad erogare indennizzi per inesistenti infortuni lavorativi ed indebite indennità di disoccupazione». Il processo penale è tuttora in corso. 

La precisazione della difesa. In ordine alla notizia diffusa dai principali organi di informazione circa la confisca dei beni in pregiudizio di Terrazzino Giuseppe Vincenzo, 56 anni, di Raffadali, ex consigliere provinciale agrigentino, decisa dal Tribunale di Palermo, sez. Misure di prevenzione nell’ambito del proc. 85/2018 R.M.P., gli interessati precisano che la proposta di applicazione della misura di prevenzione patrimoniale solo in parte è stata accolta, essendo stato revocato il sequestro, tra l’altro, delle quote sociali intestate a Terrazzino Francesco e Terrazzino Teresa e relative al centro Polidiagnostico “Elios S.r.l.” ed al centro medico “Elios s.r.l.”. Avverso il decreto decisorio, non ancora definitivo, è stata proposta impugnazione per mezzo dei difensori del proposto e dei suoi familiari, avv. Francesca Cellura e avv. Alice Vivona, entrambe del Foro di Palermo.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA