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Sciacca, il plico che finì nella gara d’appalto sbagliata

Di Giuseppe Recca |

SCIACCA – Troppi plichi per partecipare alle gare d’appalto, gli uffici del Libero Consorzio vanno in tilt e accade quello che non dovrebbe accadere, e cioè che un plico finisce tra le carte della gara sbagliata. La vicenda risale allo scorso mese di novembre, ma si è appresa soltanto adesso, in occasione dell’atto che determina la riapertura di una gara per un appalto che era stato già assegnato.

Si tratta dei lavori di messa in sicurezza del porto di Sciacca per un importo di quasi 500 mila euro, un finanziamento che risale ad alcuni anni fa e che per poco non si stava perdendo per un iter burocratico troppo lungo. Nella sala gare del Libero Consorzio di Agrigento la commissione di gara formata dall’ingegnere Gaspare Giarratano del Comune di Sciacca, presidente, e dai componenti Mario Concilio e Eduardo Martines, entrambi funzionari del Libero Consorzio di Agrigento, proclamava vincitrice la ditta Athanor Consorzio Stabile Scarl di Bari, con un ribasso del 20,6392 %, e seconda classificata una ditta di Roma. Alla gara avevano partecipato 68 ditte. Ma dopo la proclamazione arriva la sorpresa: uno dei presenti fa osservare che tra le domande esaminate mancava quella della sua società, la La.Re.Sub di Costa Rosario & C Sas di Messina. Per dimostrare la fondatezza delle sue parole la ditta esibisce la Pec inoltrata che certifica l’invio e il ricevimento del plico entro i termini previsti dal bando. Nessun dubbio, dunque, c’era solo da capire dove era finita la busta sigillata.

L’ente verifica e rende noto che si sarebbe trattato di un errore, l’offerta era finita nell’armadio blindato della sala gare del Libero Consorzio di Agrigento insieme ai plichi di un’altra gara, quella relativa ai lavori di interventi per l’accoglienza dei visitatori della Miniera Museo di Cozzo Disi, a cui hanno partecipato ben 521 concorrenti. “Poichè in quel periodo sono stati protocollati centinaia di plichi – si legge nel documento della riapertura gara in autotutela – quello dell’impresa La.Re.Sub. era stato inserito per errore tra quelli di un’altra gara”. Le procedure sono state quindi riaperte, i partecipanti sono diventati 69 e non più 68, l’iter per l’esame la riassegnazione è ancora in corso. I lavori di messa in sicurezza del porto di Sciacca, moli esterni di levante e di ponente e scogliera ad est del porto, la cui progettazione risale al 2010, possono aspettare.

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