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Crisi idrica, il caso Agrigento: acqua una volta a settimana in diverse città

Di Fabio Russello |

A Palermo l’idea, emersa dopo un vertice a Palermo, di razionare l’acqua perché la diga Rosamarina si sta svuotando è subito naufragata e, almeno per il momento, è stata rinviata. Ma c’è un’altra provincia dove vi sono realtà in cui l’acqua viene distribuita per poche ore con intervalli anche di otto giorni. In alcune zone di Agrigento, ma anche in grossi centri come Favara e Canicattì la situazione è diventata insostenibile da almeno 4 o 5 mesi, dove i turni di una settimana stanno, addirittura, peggiorando.

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E che gli intervalli sono così lunghi lo testimonia lo stesso Girgenti Acque che, nel suo sito, ha una sezione dedicata ai turni di distribuzione. La società che gestisce il servizio idrico integrato da dieci anni (e che comunque non è mai riuscita a raggiungere l’obiettivo prefissato dell’acqua distribuita 24 ore su 24) ha lamentato la presenza di diversi contenziosi anche con altri Consorzi che si rifiutano di consegnare gli ambienti, così come alcuni comuni della Montagna che non intendono consegnare le fonti. E così siamo di fronte ad un via vai continuo di autobotti, non tutte autorizzate, che approvvigionano non soltanto le case, ma anche diversi esercizi commerciali come bar, panifici e pasticcerie. E in provincia di Agrigento non vi è una sola casa senza le vasche. Anzi, la presenza o meno di vasche più o meno capienti serve anche a migliorare o peggiorare il valore di mercato degli immobili.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA


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