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Sciacca, territorio messo in ginocchio dalla forte pioggia

Di Giuseppe Recca |

SCIACCA – Quasi 24 ore di pioggia, a tratti violenta, hanno messo nuovamente in crisi l’area sud del centro abitato di Sciacca e provocato gravi danni a strade, abitazioni, attività commerciali e campagne. Un nubifragio come quello di ieri a Sciacca (140 millimetri di acqua in 24 ore) non si vedeva da diversi decenni ed ha riportato alla luce i limiti di un territorio che in alcuni punti, in prossimità dei torrenti in particolare, nel corso dei decenni è stato aggredito in modo selvaggio dal cemento. Ha piovuto fino a tarda sera e soltanto oggi, giornata in cui il tempo dovrebbe migliorare e con le scuole precauzionalmente chiuse, sarà possibile fare una verifica più precisa delle conseguenze del maltempo.

La pioggia ininterrotta nella tarda mattinata di ieri ha fatto straripare il torrente Foce di mezzo e allagato le campagne circostanti, aggredendo anche le abitazioni che sorgono nella località balneare Foggia. Case e attività commerciali che ci sono a poche decine di metri dal litorale sono state invase dalla furia dell’acqua. Alcune famiglie sono state costrette ad abbandonare i piani terra per trasferirsi negli appartamenti dei piani superiori. Sul posto i vigili del fuoco di Sciacca ai quali si sono aggregati rinforzi di Agrigento, mentre poco distante carabinieri, polizia e vigili urbani bloccavano la transitabilità nella via Lido e nella strada di contrada Bellante dove scorre il torrente Foce di Mezzo. La strada intorno a mezzogiorno è stata chiusa al traffico e sono rimaste isolate le località Foggia, San Marco e Carbone. Fango e detriti si vedono dappertutto.

Completamente allagata l’area agricola sulla pianura tra le contrade Guardabasso e Foggia, mentre l’Anas nel primo pomeriggio ha dovuto chiudere al traffico la strada statale 115 in prossimità dell’uscita ovest di Sciacca. Le auto sono state costrette ad una deviazione nella parte alta della città, dove non c’erano situazioni di pericolo.

Frane si segnalano in diverse zone periferiche: cumuli di fango dal costone del quartiere Perriera si sono abbattuti a valle, mentre il cedimento di un ponte si verificato sulla strada che collega Perriera a contrada Raganella, lasciando isolata una zona che comprende anche le contrada Baiata e Cartabubbo.

Nuova frana in via Amendola, nello stesso punto dove c’era stato un cedimento lo scorso novembre. Il ciclone di acqua che si è abbattuto su Sciacca non ha risparmiato nemmeno questa volta il torrente Cansalamone e la strada asfaltata che vi scorre sopra. Un fiume di acqua si è abbattuto sulla località balneare Stazzone, dove le attività commerciali questa volta erano chiuse. Ma molti locali sono allagati.

Reduce dall’incubo del nubifragio del 25 novembre scorso, la popolazione locale ha comunque raccolto seriamente l’invito delle autorità cittadine ad usare l’auto solo se strettamente necessario ed a rimanere lontana dai corsi d’acqua. L’allarme meteo diramato dalla Protezione civile nel pomeriggio di sabato è servito ad affrontare la pioggia con prudenza ed evitare di affrontare pericoli, anche se da più parti si ritiene che il fortissimo e costante nubifragio di ieri era da segnalare con codice rosso. Il conteggio delle auto bloccate nei fiumi d’acqua che si sono creati sulle strade è stato comunque ben inferiore a quello di due mesi prima. Complice la giornata festiva, tante famiglie hanno preferito rimanere tappate in casa ed evitare pericoli. Ma la quantità di acqua arrivata dal cielo sulla zona di Sciacca è stata elevatissima: nelle 24 ore che vanno dalla sera di sabato 21 alla sera di domenica 22 gennaio, a Sciacca sono caduti oltre 140 millimetri di pioggia.

Nel tardo pomeriggio il sindaco Fabrizio Di Paola ho disposto con apposita ordinanza la chiusura delle scuole. Le previsioni sono in miglioramento, ma la viabilità urbana è stata messa nuovamente in pericolo a causa delle fortissime piogge.

«Non c’è bisogno di allerta meteo rossa – dice Di Paola – per capire che dopo la giornata di oggi è giusto fare le opportune verifiche prima di mettere famiglie e ragazzi sulle strade. Verificheremo con la luce del giorno la condizione delle strade e predisporremo una verifica agli istituti scolastici per comprendere se vi sono particolari criticità».

Problemi anche a Menfi, l’sondazione del torrente Mandrarossa ha causato allagamenti nella zona sud del territorio comunale, in contrada Fiori. La rottura di un collettore fognario ha richiesto la inibizione al traffico di una strada di collegamento sempre con località Fiori. Ma non si segnalano danni a persone. Notizie di pericoli per il traffico stradale arrivano dalla strada statale che collega a Sciacca a Palermo e attraversa l’area belicina. Fango e detriti sono stati segnalati tra il bivio Gulfa, in territorio di Sambuca di Sicilia, e Poggioreale, Ai bordi della strada, fino a Palermo, non c’è più la neve ma è consigliabile guidare con prudenza.

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