Notizie Locali


SEZIONI
Catania 14°

Agrigento

Nell’Agrigentino restano interdetti ventuno chilometri di costa

Di Gioacchino Schicchi |

Stagione balneare 2017, restano interdetti all’uso oltre 21 chilometri di spiagge. A deciderlo, come ogni anno, è la Regione Siciliana, che nei giorni scorsi ha pubblicato il decreto che stabilisce le aree utilizzabili per la stagione che inizierà il prossimo 1 aprile.

Il quadro, comunque, è parzialmente migliorato ma quasi unicamente da un punto di vista burocratico. Confrontando l’elenco delle aree interdette con quello del 2016, infatti, i numeri non combaciano. Ma, come prevede la legge della Termodinamica, nulla si è distrutto e al massimo si è trasformato. Nel decreto per l’anno in corso risultano difatti delle zone che non sono più inibite per un motivo, ma non saranno comunque utilizzabili dai bagnanti anche per quest’anno. Per il 2017 non rientreranno più tra le aree interdette per inquinamento i 200 metri intorno alla foce del fiume Magazzolo. Se non c’è l’inquinamento, tuttavia, resta la presenza dello scarico fluviale, che rende comunque inutilizzabili i 200 metri intorno per legge.

Condizione di doppia interdizione in cui si trovano aree indicate come vietate per inquinamento come la foce del Torrente Re e il varco Macallè a Porto Empedocle e le foci dei fiumi Salso (Licata), Palma (Palma), Naro e Akragas (Agrigento), Canne (Siculiana) e Ganetici (Sciacca). Ci sono poi il Lido Salus e il vallone Cansalamone (Sciacca). Individuati non balneabili solo in modo temporaneo sono invece il torrente Ganetici e il torrente Salsetto (rispettivamente Sciacca e Porto Empedocle), cui si aggiungono le aree non balneabili “per altri motivi”, ovvero perché colpiti da ordinanza della Capitaneria (nel dettaglio, la Marina di Cala del Sole a Licata; l’area della Centrale Enel e l’area industriale asi a Porto Empedocle; la Rocca Regina a Sciacca e il costone del Caos e di Drasy ad Agrigento) o perché rientrati in aree vietate come i porti e i porticcioli turistici. Tutti inibiti i tratti nei pressi dei fiumi, nel dettaglio Salso, Palma, Naro, Akragas, Spinola, Salsetto, Forte, Canne, Platani, Magazzolo, Verdura, Bagni, Cansalamone, Mezzo-Ganetici, Carboj e Cavarretto. Il numero complessivo delle situazioni ritenute critiche è diminuito: si è passati dai 25 del 2016 ai 19 di oggi.

COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

Di più su questi argomenti: