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Accuse a ex vertici Asi Agrigento, non ci fu diffamazione

Di Carmela Marino |

PALERMO – Il gip del Tribunale di Agrigento, Alfonso Malato, su proposta del pm Brunella Sardoni, ha emesso un’ordinanza di archiviazione del procedimento per diffamazione a mezzo stampa a carico di Alfonso Cicero, ex presidente dell’Irsap, e di Marco Venturi, ex assessore regionale delle Attività produttive, scaturito da una denuncia presentata nel 2012 da Stefano Catuara, ex presidente del Consorzio Asi di Agrigento, Manganella Giovanni, Filippo Panarisi, Giovanni Cani, Aldo Piscopo e Salvatore Gangi, ex amministratori del Consorzio.

Il gip evidenzia l’esercizio del diritto di cronaca e che la Corte dei Conti ha condannato per danno erariale gli ex vertici consortili, così dimostrando che le dichiarazioni di Cicero e Venturi non erano destituite di fondamento e che si sono riferiti a fatti e situazioni che hanno avuto il loro rilievo in termini di attendibilità. Cicero aveva denunciato «le gravissime responsabilità del disastro Asi di Agrigento, sommerso dai debiti, segnato da violazioni di legge e possibili compiacenze con la criminalità organizzata, sono addebitabili sia agli ex vertici consortili che a tutta la dirigenza del consorzio».

Per Venturi, «gli ex vertici consortili e i colletti bianchi avevano lasciato indisturbate le imprese in odore di mafia», parlando anche di «pagamenti effettuati in violazioni alle leggi, indebite maggiorazioni alle indennità degli amministratori e dei vertici burocratici, innalzamento dei livelli dirigenziali». Cicero e Venturi hanno chiesto al pm di verificare gli estremi del reato di calunnia a carico di Catuara e degli altri ex amministratori per altri fatti, valutando la trasmissione d’ufficio degli atti alla Procura della Repubblica di Agrigento.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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