Agrigento che vuole crescere: artigianat...
05/03/2017 - 20:43
di Fabio Russello
Ancora in zona Cesarini, ancora al 90’, ancora una sconfitta. Per l’Akragas il campionato di Lega Pro, da qui alla fine, rischia di trasformarsi in una vera e propria Via Crucis soprattutto perché i biancazzurri continuano a perdere mentre le dirette avversarie, a rotazione, qualche punticino lo portano a casa.
Ma è un’Akragas (di nuovo) troppo rinunciataria quella che si è presentata sul campo dell’Andria. E dai e dai alla fine gli avversari il golletto lo fanno sempre. Era successo a Catanzaro in pieno recupero, è successo all’Esseneto al 90’ con il Foggia, è accaduto di nuovo anche ad Andria dove Croce ha segnato il gol vittoria all’88.
A questo punto però non può essere solo sfortuna ma probabilmente anche da un punto di vista tecnico – fatta salva la circostanza di una squadra che ha un’età media bassissima – è necessario cambiare qualcosa e magari provare a fare qualcosa in più da punto di vista offensivo.
L’Andria ha sempre condotto il match, anche se non è mai stata pericolosa, se non in una circostanza con una traversa scheggiata da Mancino. I biancazzurri – al di là di un paio di conclusioni – non hanno mai impensierito il portiere pugliese.
A questo punto la corsa per la salvezza per l’Akragas si fa sempre più difficile: 18° posto con soli 5 punti di vantaggio dell’ultimo posto occupato dalla Vibonese e che significa serie D diretta. Lo stesso distacco dalla salvezza senza passare dai play out, posizione occupata dal Taranto che domenica prossima ospiterà proprio i biancazzurri.
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