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Damanti, dimissioni dietro l’angolo

Di Giuseppe Cellura |

Salvo clamorosi colpi di scena, l’assessore ai Lavori Pubblici Adriano Damanti dovrebbe dimettersi nella giornata di oggi. Damanti è l’espressione in Giunta del gruppo consiliare Italia Civile Popolare composto da Giuseppe Federico, Debora Cammilleri e Giovanni Morello. Tutti e tre hanno votato favorevolmente l’approvazione del bilancio di previsione 2016. Anche questo gruppo (e questo assessore) sono pertanto nelle stesse condizioni di Licata Futura a cui il sindaco ha tagliato l’assessore giovedì scorso, revocando le deleghe ad Enzo Ripellino. Che l’orientamento sia quello di andare verso un passo indietro da parte di Damanti ci è stato confermato ieri dal capogruppo Federico, raggiunto da noi telefonicamente. «La nostra volontà, che poi è quasi un atto obbligatorio – le sue parole – è quella di far dimettere il nostro assessore. La revoca delle deleghe ad Enzo Ripellino ha messo in mezzo anche il nostro gruppo. Ci siamo solo presi qualche giorno di tempo per pensare. Il sindaco – conclude Federico – ci ha chiesto qualche ora in più anche perché ieri era a Palermo per questioni legate alla gestione dei rifiuti».

L’incontro tra le parti potrebbe già esserci stato ieri in serata o al massimo ci sarà oggi. In ogni caso, in giornata sono attese novità che – lo ripetiamo – a meno di clamorosi sviluppi dovrebbero portare alle logiche dimissioni dell’assessore ai Lavori Pubblici Adriano Damanti. Cambiano nel week-end ha parlato, lo ha fatto attraverso la propria pagina Facebook, lanciando nuove accuse all’opposizione in Consiglio comunale. Terreno di scontro stavolta è stata la votazione positiva al bilancio di previsione 2016 e l’annuncio della presentazione della mozione di sfiducia non appena saranno maturi i tempi. «I Consiglieri tengono più alla poltrona che a quella cosa che si chiama coerenza. Andando a casa ricadrebbero nell’oblio, e perderebbero l’unica opportunità di “contare qualcosa”, consapevoli anche di non poter avere più nessuna chance di sedere nuovamente in Consiglio poiché ormai i cittadini hanno capito bene con chi hanno a che fare. O forse – prosegue Cambiano – vorrebbero usare lo strumento della mozione di sfiducia per tentare di ricattare questa “fallimentare” Amministrazione con il solo scopo di farne parte? Non ci interessa la loro politica, vecchia e disastrosa, fatta di compromessi, e non ci fa paura la preannunciata mozione di sfiducia. Definiscono questa Amministrazione, cieca, inconcludente, la peggiore che Licata ricordi e quando sono dinanzi all’unico strumento per dimostrare ciò, il voto contrario al bilancio, l’unico strumento di forte disappunto che si usa nei confronti di una gestione amministrativa che si ritiene fallimentare, votano il Bilancio».

E’ stato pesante il post su Facebook del sindaco Cambiano: «I Consiglieri tengono più alla poltrona che a quella cosa che si chiama coerenza. Andando a casa ricadrebbero nell’oblio, e perderebbero l’unica opportunità di “contare qualcosa”, consapevoli anche di non poter avere più nessuna chance di sedere nuovamente in Consiglio poiché ormai i cittadini hanno capito bene con chi hanno a che fare».

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