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Casteltermini, entra nel vivo la festa del Tataratà

Redazione La Sicilia

31 Maggio 2019, 18:08

Casteltermini, entra nel vivo la festa del Tataratà

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Entra nel vivo a Casteltermini la tradizionale Sagra del Tataratà.

Per l’occasione il Presidente Regionale della Commissione Cultura Aics, Giuseppe Petix, ha formulato un invito accorato dichiarando: “La Festa di Santa Croce conosciuta anche come Sagra del Tataratà di Casteltermini è tra le feste più belle della Sicilia per mille motivi e pertanto i siciliani dovrebbero venire almeno una volta nella vita a vederla. Sono tornato per vivere la mia cittadina, la mia gente e la mia festa. Ho visto la processione che mercoledì è passata per la via centrale, le cui preghiere era in Lingua Siciliana, lingua madre del nostro popolo. La sera ho goduto dell’allegria dei Bordonari “ambasciatori di sicilianità”. Siciliani venite… venite in massa a vedere la Festa che noi Castelterminesi amiamo più di tutte. Due anni fa mi sono reso pubblicamente antipatico scagliandomi contro un sindaco e un intero paese del nisseno, solo perché qualcuno voleva bonariamente replicare la nostra festa con tanto di nome nelle locandine. So di essere un siciliano geloso delle mie tradizioni. Ringrazio tutti coloro si impegnano per la riuscita della Festa di Santa Croce!”.

Si è unita all’invito del Presidente Petix anche l’assessore alla Cultura, al Turismo, Spettacolo del Comune di Casteltermini Francesca Ferreri la quale ha dichiarato: “Mi sono appassionata alla storia della festa che reputo tra le più affascinanti dell’isola. Infatti tengo a sottolineare a tutti i  possibili visitatore che, secondo una leggenda, in seguito allo straordinario ritrovamento di una grande croce di legno, a partire dal 1667, hanno avuto inizio i festeggiamenti che consistono in una processione a cavallo, formata dai ceti degli “Schitti”, dei “Picurara”, dei “Burgisi”, dei “Mastri” e dei “Burdunara” che accompagnano la Croce, posta su di un carro trainato dai buoi, per le vie principali della cittadina. Questa processione è completata dal gruppo del Tataratà e da alcuni anni, anche dal Corteo Storico Principe Termini e Ferreri. Molti studiosi hanno cercato di capire e quindi di spiegare i diversi aspetti della festa. Ma la più importante ha riguardato l’origine della Croce ed il significato delle lettere e le iscrizioni che sono incise su di essa. Sembrava che la teoria sull’origine della Croce, formulata da uno studioso nel 1986, che attribuiva alla Croce la data del  primo secolo d.c. potesse essere quella definitiva, ma non è stato così. Infatti nel 2018, lo studioso Prof. Gianfranco Lo Bue ha pubblicato un libro intitolato: “La Croce di Casteltermini – La Leggenda, la Fede e la Storia” nel quale dimostra, attraverso un’analisi storica, religiosa e scientifica, che la Croce della leggenda risale agli anni tra il 1634 ed il 1665. Questa conclusione è stata confermata in maniera definitiva dalle analisi, fatte svolgere dal Comune di Casteltermini assieme alla Soprintendenza dei Beni Culturali ed Ambientali di Agrigento presso l’Istituto Internazionale CIRCE di Napoli, che hanno stabilito che il legno dei due bracci della Croce è datato negli anni tra il 1634 ed il 1665.