Mafia, non convalidato fermo per consigliere comunale di Licata
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LICATA (AGRIGENTO) - Il Gip del tribunale di Agrigento, Stefano Zammuto, non ha convalidato il fermo di Giuseppe Scozzari, 47 anni, responsabile dell’ufficio tecnico dell’ospedale «San Giacomo d’Altopasso» e consigliere comunale di Licata (Ag), dimessosi ieri dopo l’interrogatorio.
Il funzionario accusato di concorso esterno in associazione mafiosa, difeso dall’avvocato Angelo Balsamo, è stato scarcerato. Secondo i pm della Dda di Palermo Gery Ferrara e Claudio Camilleri, che hanno firmato il fermo di indiziato di delitto, il geometra responsabile dell’ufficio tecnico dell’ospedale di Licata, approfittando della posizione strategica all’interno del nosocomio avrebbe «messo a disposizione del capomafia, Angelo Occhipinti, la struttura, garantendo visite e prestazioni specialistiche indebite alla consorteria mafiosa di Licata» sgominata con l’operazione "Assedio» dei carabinieri. Per il Gip Stefano Zammuto, «c'è la prova, contrariamente a quanto ha detto durante l’interrogatorio, che abbia chiesto e ottenuto i voti dal capomafia Angelo Occhipinti ma non emerge in maniera chiara una contropartita che possa aver rafforzato Cosa Nostra».