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Differenziata, Sambuca di Sicilia il Comune più “riciclone” del Sud

Di Redazione |

E’ Sambuca di Sicilia, in provincia di Agrigento, uno dei tre Comuni Ricicloni premiati a Roma nel corso della giornata conclusiva del IV Ecoforum, il report di Legambiente sui rifiuti che segnala i migliori Comuni d’Italia. Alla cerimonia hanno preso parte, tra gli altri, il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti e il presidente della Commissione Ambiente della Camera Ermete Realacci e la presidente nazionale di Legambiente Rossella Muroni.

Sambuca, che ha raggiunto una percentuale dell’86% nella raccolta differenziata, è il comune con la migliore performance dell’Italia Meridionale in particolare per quanto riguarda carta e cartone. Per il centro è stato premiato il Comune di Sabaudia, in provincia di Latina, per l’Italia Settentrionale Crema. Il riconoscimento è stato ritirato dal sindaco di Sambuca, Leo Ciaccio: «La nostra è una giovane amministrazione – ha detto – che nel giro di pochi anni è riuscita a raggiungere traguardi importanti nel settore dei rifiuti grazie alla collaborazione della piattaforma ‘Eco XXI’, dove conferiamo la differenziata, ma sopratutto grazie anche all’impegno di tutta la comunità. Questo premio – ha sottolineato il sindaco – non è un punto di arrivo ma di partenza ed uno stimolo per fare ancora meglio».

Il rapporto evidenzia un aumento nel complesso dei comuni di una certa dimensione che contengono la produzione di rifiuto indifferenziato: troviamo Carpi, in Emilia Romagna con ben 71mila abitanti, poi Cassano Magnago, Tradate e Suzzara, tutti con più di 20mila abitanti in Lombardia e cinque comuni toscani tra cui Empoli (Fi) con 54mila abitanti e Capannori (Lu) con 46mila. Dieci comuni di medie dimensioni anche in Veneto e uno (Pergine Valsugana) in Trentino.

Poche novità al Centro, con tre comuni in più rispetto allo scorso anno nel Lazio, la ricomparsa al Sud del comune di San Michele di Ganzaria in Sicilia e il calo sostanzioso in Abruzzo che passa da 12 a 5 realtà presenti nelle classifiche. Per il resto, escludendo l’assenza di un buon numero di comuni della Campania, si riconferma il trend del passato, compresa purtroppo l’assenza della Puglia. I numeri confermano che uniti è meglio: l’83% dei Comuni a bassa produzione di rifiuto indifferenziato, infatti, fa parte di un consorzio o di una comunità montana. Nelle classifiche dedicate ai Consorzi sopra i 100mila abitanti continua il testa a testa tra i due colossi trevigiani, il Consiglio di Bacino Priula e il Consiglio di Bacino Sinistra Piave, che servono rispettivamente 554mila abitanti e 310mila abitanti, praticamente i cittadini di una metropoli italiana, con numeri decisamente interessanti (50 kg/a/ab di indifferenziato residuo per il primo e 53 kg/a/ab per il secondo).COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA