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Reflui fognari in tutta la zona nord Caccia aperta all’abusivo «storico»

Di Redazione |

Reflui fognari, nella zona di Agrigento Nord è ancora aperta la “caccia all’abusivo”.

Una “scoperta” che abbiamo fatto ieri, dopo aver fatto rilevare alla Girgenti Acque che, mentre a fine aprile era stato annunciato il completamento della rete fognaria tra Quadrivio Spinasanta, via Imera e via Ragazzi del ’99, nelle cartine on line distribuite dallo stesso gestore l’area risultava ancora individuata come provvista di fognatura ma priva di collegamento al depuratore. Un’incongruenza che abbiamo fatto rilevare in un articolo che ha ottenuto una interessante risposta da parte del privato. In una nota, infatti, ci viene spiegato che “al fine di diradare ogni ombra sull’entrata in funzione della fognatura nord di Agrigento, precisa che l’opera è già in funzione da diversi mesi e che i reflui sono attualmente convogliati al depuratore di Sant’Anna”, per quanto venga precisato che “in data odierna (ieri per chi legge ndr) è stata effettuata la consegna formale delle opere, dalla Società esecutrice dei lavori, al Gestore”.

Ma non solo. Si scopre infatti che se “la gran parte delle utenze sono già collegate alla nuova rete fognaria realizzata da Girgenti Acque , e sono in corso gli accertamenti di verifica per una parte residuale di utenti che non erano allacciati alla vecchia condotta fognaria”. Che significa? “Mentre gran parte dei residenti abita in strutture che erano collegate a reti fognanti incomplete o parziali – ci spiegano dalla società – che non si immettevano in una rete più ampia e, certamente, non finivano nei depuratori cittadini, c’è una porzione non ancora quantificata di utenti che continua a scaricare i propri reflui in piena terra”. La spiegazione, per chi ne avesse bisogno, della particolare rigogliosità dei canneti che si trovano nelle aree boschive tra via Imera, via Papa Luciani e via Piersanti Mattarella. Così si avvierà la caccia ai residenti non ancora collegati, ai quali ovviamente si chiederà di provvedere all’allaccio alla rete fognante. A rischio, come ovvio, ci sarebbe l’abitabilità delle strutture, per quanto, trattandosi in grandissima parte di patrimonio non abusivo i proprietari di questi immobili dovrebbero aver ottenuto le dovute certificazioni già anni fa, quando pagarono il dovuto per il diritto a costruire o per sanare quanto già realizzato.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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