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Mattarella ad Agrigento per l’omaggio a Pirandello

Di Stelio Zaccaria |

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L’INTERVISTA A RIONDINO

L’INTERVISTA A SERVILLO

Era stato invitato per celebrare il 150° anniversario della nascita del premio nobel agrigentino, e questo ha fatto. Come da programma alle 19 è arrivato in elicottero all’eliporto dentro lo scalo portuale di Porto Empedocle, e da lì ha cominciato un tour con tappe e orari precisi.

Prima tappa la casa natale di Luigi Pirandello dove il capo dello Stato ha visitato il sito e la mostra che è stata allestita. Al termine il presidente della Regione, Rosario Crocetta, ha scoperto, nel piazzale della casa natale di Luigi Pirandello, una targa che celebra la visita del capo dello Stato, Sergio Mattarella, ad Agrigento, in occasione del 150esimo anniversario della nascita del drammaturgo.

Subito dopo viaggio verso la Valle dei Templi dove Mattarella ha visitato gli scavi per il recupero dell’antico teatro di Akragas e ancora dopo, visita alla mostra dei beni akragantini prestati dal British Museum di Londra.

Alle 21, l’arrivo al tempio della Concordia dove è stata celebrata la cerimonia di consegna del Premio Nazionale “Luigi Pirandello” e la targa speciale assegnati quest’anno per il teatro rispettivamante agli attori Toni Servillo e Michele Riondino. Un’edizione speciale del riconoscimento, per la presenza del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e per la coincidenza con il mese di celebrazioni del 150esimo dalla nascita del drammaturgo agrigentino.

La commissione, composta dal presidente emerito della Fondazione Sicilia, Gianni Puglisi, dal presidente dell’Assemblea regionale siciliana, Giovanni Ardizzone, dal vicepresidente della Fondazione Federico II Antonio Venturino, dal presidente della Fondazione Sicilia Raffaele Bonsignore, dal direttore generale della Treccani, Massimo Bray, dal regista Roberto Andò, dal sindaco di Agrigento Lillo Firetto e dal presidente dell’associazione Strada degli Scrittori, Felice Cavallaro, hanno individuato i due premiati in base alle seguenti motivazioni.

Toni Servillo: “Artista tra i più prestigiosi del panorama internazionale, Toni Servillo si iscrive nel solco di una tradizione di grandi interpreti incarnata da figure indimenticabili come quelle di Marcello Mastroianni e Gian Maria Volontè, attori-creatori che hanno saputo proiettare con l’universalità della loro arte l’immagine dell’italiano in ogni latitudine. Nato nel 1959 ad Afragola, Servillo ha dominato la scena teatrale sotto il segno di Eduardo De Filippo, portando in tourneè nel mondo la sua compagnia dei Teatri Uniti, da Parigi a Londra, da Madrid a San Pietroburgo, da Chicago a New York, sotto l’insegna del Piccolo Teatro di Milano. Il suo volto scavato, la sua voce irresistibile, la sua intelligenza e la sua cultura raffinata, hanno in breve tempo segnato anche il meglio del cinema italiano, sino alla consacrazione dell’Oscar per “La Grande Bellezza”.

La targa Pirandello a Michele Riondino, il giovane Montalbano, è stata assegnata perché “rappresenta una delle più interessanti figure del cinema e del teatro italiano degli ultimi quindici anni. Nato a Taranto nel 1979, dopo aver frequentato l’Accademia d’Arte drammatica ‘Silvio D’Amico’, ha esordito prima nel mondo del teatro e poi si è impegnato con grande versatilità in un’intensa attività filmica, articolata tra cinema e televisione».

Al termine della cerimonia, così come da programma il presidente Mattarella si è alzato, ma questa volta, stupendo un ò tutti, si è concesso a qualche selfie, magari spiegando a chi si era impappinata, come doveva fare per scattare.

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