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Somme per l’emergenza migratoria, a Lampedusa e Porto Empedocle arrivano 1 milione di euro

Gioacchino Schicchi

30 Marzo 2019, 17:50

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Il fenomeno migratorio si è “affievolito”, così come profondamente diverse sono le tratte lungo le quali ormai viaggiano i disperati, ma per i Comuni è ancora tempo di incassare qualcosa in termini di compensazioni per presunti danni arrecati ai territori proprio dal fenomeno migratorio.

Un milione di euro è arrivato nei giorni scorsi ad esempio per la provincia di Agrigento, segnatamente per i comuni di Porto Empedocle e Lampedusa e Linosa (500mila euro a testa) cui si aggiungono quelli di Pozzallo e Augusta che, dice l’Assessorato regionale agli Enti Locali, sono da “destinare alla copertura delle spese sostenute e/o da sostenere dai comuni beneficiari per far fronte al fenomeno migratorio”. Somme pensate, dice la norma “in considerazione delle particolari difficoltà riferite al fenomeno immigratorio” e che comunque non sono fornite ai centri in modo illimitato, considerato che la legge prevede l’erogazione del 60% delle stesse a titolo di anticipazione e il resto ad avvenuta rendicontazione.

Insomma, somme tecniche a tutti gli effetti che però si aggiungono ai 5 milioni e 400mila euro che al solo Comune di Porto Empedocle sono arrivati proprio in questi giorni. Si tratta, come noto, dell’anticipazione straordinaria da parte dello Stato e inserito nel cosiddetto “emendamento Porto Empedocle”, specificatamente pensato per la situazione del centro marinaro e che serviranno, almeno in parte, a coprire una gran mole di debiti fin qui accumulati per l’impossibilità di pagare dai fornitori ai dipendenti. Soldi che comunque dovranno essere restituiti entro 3 anni, pena l’intervento diretto dello Stato nelle “tasche” dell’Ente, senza intaccare però la liquidità corrente. “Porto Empedocle torna a sorridere - commenta il sindaco Ida Carmina - le somme pervenute consentiranno un sostanziale rilancio, sanando tante situazioni di sofferenza, attribuendo a tante famiglie empedocline la possibilità di riacquistare serenità, ed il conseguenziale rilancio delle attività del territorio”.