Via Francigena: Aragona è finita "dentro" una botte
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E’ destinata, ormai, a diventare una nuova Santiago de Compostela. Stiamo parlando della Magna via Francigena che è diventata sempre più meta di migliaia e migliaia di pellegrini. Da qualche tempo, anche se la maggior parte della gente arriva nella stagione estiva, anche nelle stagioni fredde, decine e decine di turisti si incamminano per scorgere dei paesaggi straordinari.
Una delle zone più battute è quella in territorio di Aragona dove è stato costituito un comitato di volontariato "Magna Via Francigena Aragona" che promuove l'accoglienza dei pellegrini e dei camminatori che attraversano il nostro territorio. Molti arrivano assetati ed hanno la possibilità di riposarsi in bella compagnia e dissetarsi. Grazie alla Magna via Francigena, oltre alle eccellenze culinarie che il territorio offre, il piccolo centro dell’agrigentino spera proprio di uscire fuori dall’anonimato dove si è cacciato da anni tanto che è il comune della provincia con il più alto tasso di emigrazione. Eppure, ad Aragona è custodita anche la Sacra Sindone che ha fatto ricca Torino.
«Siamo contenti - dice Calogero Cacciatore che oltre ad essere il fautore del comitato, ai suoi ospiti fa gustare la pasta all’aragonese - perché forse siamo nella possibilità che Aragona possa ritornare agli antichi fasti anche se c’è moltissimo ancora da lavorare. Il cammino è molto battuto, c’è molta gente che lo attraversa anche in bicicletta e, per i pellegrini che intendono soggiornare ad Aragona ci sono anche delle iniziative. Per poter accedere ai “B&B” convenzionati dei pellegrini è necessario munirsi di un “passaporto” chiamato credenziale e che attesta che la persona sta percorrendo la Magna Via Francigena come pellegrino. Verrà timbrato ad ogni passaggio nei Comitati, B&B,chiese e comuni. Questo “passaporto” è indispensabile per ottenere il “Testimonium” (documento nel quale si certifica l’avvenuto pellegrinaggio)».