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Mediterraneo, un laboratorio galleggiante per proteggere gli ecosistemi marini: presentata la nave Arcadia

Potrà navigare anche in modalità "full electric" per quattro ore, riduce l'impatto acustico e ambientale e assicura la qualità dei dati anche nelle aree protette

Redazione La Sicilia

15 Luglio 2025, 18:48

mer nave ricerca in mare

Il progetto Mer – Marine ecosystem restoration ha un nuovo alleato: un laboratorio galleggiante all'avanguardia, un simbolo di equilibrio tra uomo e natura, dove scienza e tecnologia si incontrano per dare voce agli ecosistemi marini e fronteggiare le sfide ambientali del nostro tempo. È Arcadia, la nuova nave oceanografica dell’Ispra – Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale – progettata per studiare, monitorare e proteggere gli ecosistemi marini del Mediterraneo.

Tecnologie all’avanguardia, missioni scientifiche multidisciplinari e un obiettivo chiaro: raccogliere dati, costruire conoscenza e orientare le politiche ambientali verso un futuro più sostenibile. Con Arcadia, Ispra rinnova il proprio impegno nella tutela del mare, mettendo in campo un’infrastruttura scientifica d’eccellenza al servizio della ricerca, dell’ambiente e della collettività.

Presentata oggi alla Camera dei deputati, nella Sala del Refettorio di Palazzo San Macuto, Arcadia prende simbolicamente il largo, segnando un passaggio storico per la scienza del mare in Italia. Il suo varo è previsto per giugno 2026, ma la sua missione è già cominciata: è, infatti, il cuore operativo del progetto Mer, il più grande investimento del Pnrr per la tutela dell’ambiente marino, con una dotazione di 400 milioni di euro.

Un programma ambizioso, attuato da Ispra sotto l’egida del ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, per mappare e ripristinare ecosistemi sommersi spesso invisibili, ma fondamentali per il clima, la biodiversità, l’economia.

La nave è progettata per svolgere missioni oceaniche prolungate. La propulsione ibrida diesel-elettrica, operativa in modalità full electric per quattro ore, riduce l’impatto acustico e ambientale e assicura la qualità dei dati raccolti anche in aree marine protette. La nave avrà la certificazione di classe silenziosa Quiet/Silent, che rappresenta un unicum nell’ambito mediterraneo

Sulla nave saranno anche presenti due natanti ausiliari per la mappatura costiera: un catamarano elettrico completo di veicolo di superficie senza equipaggio (Asv) per la mappatura di acque superficiali, protette e chiuse, e una imbarcazione secondaria equipaggiata con sensori adatti all'esplorazione geofisica. È dotata inoltre di laboratori galleggianti umidi e asciutti, attrezzati rispettivamente per l’analisi in tempo reale di campioni biologici e ambientali, tra cui fauna ittica, organismi bentonici e planctonici, plastiche e rifiuti marini, nonché carote di sedimento e per l’osservazione, il fissaggio e la preparazione dei campioni per le successive analisi chimiche, fisiche e biologiche.

La nave è pensata per indagare montagne sottomarine, “canyon” profondi, habitat vulnerabili, relitti sommersi – molti dei quali mai esplorati prima – rendendo possibile una comprensione nuova e dettagliata degli ecosistemi marini.