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Riviera dei Ciclopi, mare “vietato” e il collettore fognario resta un miraggio

Ordinanza del sindaco di Aci Castello delimita le zone balneabili

Enrico Blanco

01 Aprile 2015, 11:04

Riviera dei Ciclopi, mare “vietato” e il collettore fognario resta un miraggio

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Decisamente è stato un inverno brutto, ma nell’ultimo giorno di marzo il sole e il caldo sono improvvisamente apparsi, quasi a dare il benvenuto alla stagione balneare, che inizia oggi, 1 aprile, per concludersi il 31 ottobre. Ieri il sindaco di Aci Castello, Filippo Drago, ha emanato l’ordinanza per delimitare le zone non idonee alla balneazione. Lungo la Riviera dei Ciclopi tuttora si trovano tanti reflui fognanti e, considerato che il collettore tarda a arrivare, il sindaco ha l’obbligo di emanare apposita ordinanza di divieto di balneazione, specificandone motivi e siti e facendo apporre i relativi cartelli.   I siti vietati per inquinamento sono: l’immissione al lungomare Scardamiano (50 metri a nord e su per complessivi 100 metri da latitudine 37,5569 e longitudine Est 15,1500 fino a latitudine 37,5562 e longitudine Est 15,1489; l’immissione al Porto Vecchio - Via Marina per 250 metri a nord - 200 metri a sud per 450 metri di lunghezza da latitudine 37,5668 e longitudine est 15,16,48 a latitudine 37,5647 e longitudine est 15,1628. Per altri motivi (sicurezza) è vietata poi la balneazione nelle aree portuali di Aci Castello e Aci Trezza. Ad Aci Castello per un tratto di 80 metri: da lat. 37,5562 e long. E 15,1489 a latitudine 37,5556 a long. E 15,1488. Ad Aci Trezza per 460 metri da latitudine 37, 5647 e long. 15,1628 a lat. 37,5607 e long. E 15,1621.   Gli agenti della forza pubblica sono incaricati di vigilare sul rispetto dell’ordinanza ma, come avviene per tutti i divieti, anche per la balneazione non è difficile vedere in piena estate che alcuni bagnanti si tuffano proprio in quelle zone vietate, incuranti del colore delle acque e dei cattivi odori presenti. Si dirà che spesso le correnti portano dal largo acque ugualmente sporche e puzzolenti, per cui i bagnanti ci hanno fatto l’abitudine e, se poi gli scogli “proibiti” sono più comodi, è bene utilizzarli… Però è bene osservare i divieti, anche per far arrossire chi ancora rema contro il collettore.