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Pescherecchio mazarese sfugge a tentativo di sequestro dei libici

L’equipaggio si è ribellato rinchiudendo nella stiva i miliziani o militari nordafricani. Una nave della Marina li sta scortando verso Lampedusa

17 Aprile 2015, 01:04

Pescherecchio mazarese sfugge a tentativo di sequestro dei libici

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Il peschereccio Airone è riuscito a sfuggire ai libici ed ora si sta dirigendo verso Lampedusa, scortato dai militari della Marina. Un gruppo armato, forse dei miliziani libici, aveva tentato di sequestrare la notte scorsa il peschereccio “Airone” della flotta marittima di Mazara del Vallo, mentre si trovava in navigazione in acque internazionali. L’equipaggio dell’Airone, formato da sette persone, tre mazaresi e quattro tunisini, tra cui il comandante Alberto Figuccia, sarebbe riuscito però a ribellarsi e a rinchiudere nella stiva due miliziani armati saliti a bordo. Il peschereccio sarebbe riuscito ad allontanarsi, inseguito da un’imbarcazione con altri uomini armati delle forze libiche regolari o meno. Poco dopo il motopesca è stato raggiunto e affiancato da una nave della Marina militare italiana, che fa parte di una unità impegnata nell’ambito dell’operazione di sorveglianza e sicurezza marittima «Mare Sicuro», ed ha consentito al peschereccio di invertire la rotta e dirigersi ora verso Lampedusa. Il personale della Marina Italiana è salito a bordo, e ne ha assunto il controllo. Il sequestro è avvenuto a circa 90 miglia a nord-ovest di Misurata. Nessuno fino a poco fa è riuscito a capire se si tratti di pirateria o del sequestro da parte di militari regolari della Libia. La situazione non è chiara anche perchè nella zona del sequestro, sarebbe facile incrociare rimorchiatori e motoscafi libici senza insegne di riconoscimento.