Trapani, ancora bufera sulla sanità anziano muore al pronto soccorso
Un esposto è stato presentato dai familiari di Pietro Colletta, 75 anni, che ipotizzano che il paziente non abbia ricevuto una tempestiva assistenza sanitaria
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TRAPANI - Un esposto è stato presentato dai familiari di Pietro Colletta, 75 anni, morto ieri mentre, con codice giallo per un’ipertensione arteriosa, attendeva di essere visitato dai medici del pronto soccorso dell’ospedale “Sant’ Antonio Abate” di Trapani. Nella denuncia ai carabinieri i familiari ipotizzano che il paziente non abbia ricevuto una tempestiva assistenza sanitaria. L’uomo, titolare di un’impresa di pompe funebri a Valderice, si è recato al pronto soccorso accusando dei dolori al petto. Dopo avergli misurato la pressione, che era 190, i medici lo hanno fatto accomodare in sala di attesa. Ma poco dopo l’anziano si è accasciato al suolo. L’Asp fa sapere che, in quel momento, i medici erano impegnati ad assistere tre casi di ipertensione e che due di questi tre pazienti erano dei cardiopatici. Benché al momento ci sia solo la denuncia dei familiari, nel clima di veleni vissuto in questi ultimi giorni dalla Sanità siciliana con il caso della piccola Nicole a Catania e del bambino morto proprio a Trapani per una sospetta meningite curata con la tachipirina, il caso di Pietro Colletta è già diventato un altro caso di malasanità, tanto che la Lega Nord di Matteo Salvini è tornata a chiedere al ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, il commissariamento della Sanità in Sicilia. In una nota i deputati della Lega, Marco Rondini e Angelo Attaguile, sottolinenano come «l’Assessorato alla Sanità si sia rivelato assolutamente inadeguato nella gestione della rete sanitaria regionale».