Amianto nelle vasche dell’acqua sotto sequestro area della Sidra
Ma la società precisa che «gli impianti non fanno parte del circuito acquedottistico utilizzato per l’erogazione idrica in quanto non collegati alla rete» e non sono mai state a disposizione dell’azienda
Amianto-nelle-vasche-dell-acqua-sotto-sequestro-area-della-Sidra-74b2bda971b72370cca5b70a73e42fb5_1619411254904
CATANIA - Finisce sotto sequestro un’area di un ettaro di proprietà della Sidra, una delle aziende partecipate del Comune di Catania che si occupa della gestione dell’acqua. L’area è stata sequestrata dal Corpo forestale della Regione siciliana per “abbandono incontrollato di rifiuti speciali pericolosi, nel caso specifico amianto”, che costituirebbe la copertura di tre vasche interrate larghe cinquanta metri e profonde sette per la raccolta e la riserva di acqua.
Il sequestro è stato disposto dalla Procura etnea. Nel fascicolo, al momento, non c’è alcun iscritto, ma è in via di identificazione la figura di responsabile della società Sidra. La società in una nota precisa che gli impianti in questione «non risultano mai entrati nella disponibilità della Società medesima, atteso il loro stato di incompletezza e fatiscenza». LA Sidra sottoliena anche che «questi impianti - come risulta anche dal verbale di sequestro operato dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Catania, non fanno parte del circuito acquedottistico utilizzato per l’erogazione idrica in quanto non sono fisicamente collegati alla rete; pertanto nessun rischio si presenta per gli utenti Sidra».
L’azienda partecipata del Comune spiega che «sono sorte problematiche in relazione al rivestimento in eternit sovrapposto alla copertura in cemento armato delle vasche, problematiche che non riguardano Sidra in quanto non risulta la consegna da parte della stazione appaltante di detti impianti e relative pertinenze».