L'associazione "Per Adriana" in campo a Catania contro anoressia e bulimia : guaririe si puo'
Banchetto informativo in Piazza Europa in occasione della giornata mondiale sui disturbi alimentari
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Catania - Il 15 marzo si celebra la «Giornata mondiale per la prevenzione e l’informazione sui disturbi del comportamento alimentare» istituita nel 2012 dal presidente della Repubblica su richiesta di Stefano Tavilla, un padre che ha perso la figlia quindicenne per anoressia.
L’«Associazione per Adriana» - fondata a Catania da Santina Alfonzetti che ne è presidente, madre di Adriana, una giovane donna morta di anoressia - partecipa alla «giornata» con un banchetto informativo in piazza Europa la cui fontana in mezzo al verde, vicino alla Sirenetta, per un giorno - con il patrocinio del Comune - si colorerà di lilla, simbolo della manifestazione, e così pure la «Vela» di Ognina. In piazza Europa, dalle 9,30/10 alle 16, volontari e medici daranno informazioni su questo tipo di patologia che si estende e aggrava sempre più al punto che l’anoressia è la seconda causa di morte delle ragazze, dopo gli incidenti stradali. Non solo. L’età d’esordio dei disturbi del comportamento alimentare (tra cui rientra anche la bulimia e altro) si è abbassata dai 12-13 anni agli 8-10, coinvolge sempre di più anche i maschi e le donne sposata che, dopo il parto, spinte dai modelli imposti dai mass media che presentano donne magre e perfette, non accettano più il proprio corpo e cominciano a non mangiare più. I compagni e le famiglie non se ne accordono per tempo perché non capiscono.
Si ascolta il caso, si fa una scheda, e si indirizza ai centri più adatti: i minori all’ospedale di Acireale; i maggiorenni all’Asp di Corso Italia o al Sert di Acireale; mentre per i casi più gravi, dove è necessario il ricovero, si cerca un centro dedicato, e sono tutti al Nord. L’associazione, infatti, fa parte delle 22 che riunite nella consulta@noidca (si può consultare anche www. disturbodelcomportamentoalimentare. it).
Incontri che le volontarie dell’associazione (tel. 345.7055508), in mancanza di una sede, sono costrette a fare nei bar o nei luoghi di lavoro. Per questo da tempo chiedono all’amministrazione di poter disporre di un proprio posto. Inoltre, più volte hanno sollecitato l’apertura di un centro dedicato ai disturbi del comportamento alimetare, per evitare la dolorosa trasferta al Nord, se e quando si trova il posto. «Avevamo proposto all’assessora Lucia Borsellino di dedicare a questo scopo l’ospedale di Giarre e lei - racconta Santina Alfonzetti - ci ha voluti incontrare e ha fatto un sopralluogo a Giarre. Poi si è dimessa e non abbiamo più saputo nulla». Ma proprio sabato scorso, il manager dell’Asp, Giuseppe Giammanco, in un’intervista al nostro giornale, ha assicurato che all’ospedale di Giarre 20 posti letto saranno dedicati a queste patologie.
Incontri che le volontarie dell’associazione (tel. 345.7055508), in mancanza di una sede, sono costrette a fare nei bar o nei luoghi di lavoro. Per questo da tempo chiedono all’amministrazione di poter disporre di un proprio posto. Inoltre, più volte hanno sollecitato l’apertura di un centro dedicato ai disturbi del comportamento alimetare, per evitare la dolorosa trasferta al Nord, se e quando si trova il posto. «Avevamo proposto all’assessora Lucia Borsellino di dedicare a questo scopo l’ospedale di Giarre e lei - racconta Santina Alfonzetti - ci ha voluti incontrare e ha fatto un sopralluogo a Giarre. Poi si è dimessa e non abbiamo più saputo nulla». Ma proprio sabato scorso, il manager dell’Asp, Giuseppe Giammanco, in un’intervista al nostro giornale, ha assicurato che all’ospedale di Giarre 20 posti letto saranno dedicati a queste patologie.
Pinella Leocata