Zichichi al "Fermi" di Paternò: «I raggi cosmici faranno capire meglio il mondo»
Grande entusiasmo per l'incontro con l'illustre Fisico, presidente del World Federation of Scientists
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Paternò (Catania) - Un “catino” ribollente di irrefrenabile entusiasmo che, tra mani tese e applausi scroscianti, ieri pomeriggio ha accompagnato l’ingresso in aula magna del prof. Antonino Zichichi, presidente del World Federation of Scientists, ospite del liceo scientifico “Enrico Fermi” di Paternò per disquisire, con i tantissimi giovani presenti, delle ultime frontiere della scienza. Una visita null’affatto casuale quella del noto fisico siciliano, legata all’adesione del liceo paternese al prestigioso progetto di ricerca denominato «La Scienza nelle Scuole - Eee - Extreme Energy Events», coordinato dal Cern di Ginevra, che nei mesi scorsi ha consentito l’installazione di un rilevatore di raggi cosmici (muoni) nei locali dell’istituto.
Ai saluti di rito, portati dal dirigente scolastico Donato Biuso e dal prof. Pietro Di Mauro, referente d’istituto del progetto Eee, è seguito l’appassionato intervento del prof. Zichichi. «La cultura moderna - spiega - ama definirsi moderna, ma moderna non è. Direi piuttosto che è prearistotelica, oggi le grandi conquiste della scienza nessuno le conosce. Anche i raggi cosmici nessuno li aveva previsti cento anni fa, ma la loro scoperta ha aperto scenari inimmaginabili, che serviranno a capire com’è fatto il mondo».
E per rafforzare questi concetti il luminare ha ribadito che tutti i risultati delle attività di ricerca poste in essere dagli studenti del liceo “Fermi”, e delle altre scuole italiane coinvolte, saranno oggetto di attenta valutazione da parte degli organismi scientifici. «Qualunque scoperta - conclude Zichichi - più lontana è da ciò che la cultura dominante pensa di aver compreso, più importanti saranno le invenzioni tecnologiche che ne deriveranno. Me lo diceva Bertrand Russell quand’ero ragazzino. Più lontana sarà la scoperta dell’origine dei raggi cosmici, più grandi saranno le conseguenze nella vita di tutti i giorni».
GIORGIO CICCIARELLA