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Arcangelo Bove: i direttoriali dell’Adm necessitano chiarimenti

Redazione La Sicilia

20 Aprile 2021, 10:30

La richiesta di chiarezza

Secondo Bove su alcuni punti manca la necessaria chiarezza, o comunque c’è bisogno di ulteriori precisazioni che possano sgombrare il campo da dubbi. L’imprenditore ha agito a tutela di tutti gli affiliati del franchising, e per questo ha spedito una missiva attraverso la quale ha reclamato spiegazioni nella speranza che queste possano giungere in tempi brevi. Il Direttoriale 18 marzo è finito nel mirino per l’articolo 6, attraverso il quale viene disciplinato il regime del deposito, e per l’articolo 9, che fa riferimento alle disposizioni contabili.

I dubbi da risolvere

In questi articoli viene indicato che per tutte le estrazioni di prodotti liquidi da inalazione è indispensabile l’emissione da parte del soggetto autorizzato della bolletta di scarico, che deve essere prodotta in doppia copia. Di queste, una deve accompagnare gli articoli, in modo che possa essere consegnata al destinatario, mentre l’altra deve essere conservata agli atti del deposito. Ancora, nel Direttoriale 18 marzo si parla delle generalità dei soggetti fornitori per le bollette di carico e di quelle dei soggetti che ricevono i prodotti per le bollette di carico. Ebbene, la domanda di Bove in attesa di risposta è se gli adempimenti in questione siano necessari anche nel caso in cui gli acquirenti siano soggetti privati.

I documenti di identità

I dubbi sul Direttoriale 29 marzo

Per quanto riguarda il Direttoriale 29 marzo, invece, i dubbi avanzati da Bove scaturiscono dall’articolo 7, in cui si fa riferimento alla necessità di integrare, durante l’estrazione dal deposito, i documenti di accompagnamento dei prodotti con i riferimenti alla documentazione contabile e commerciale che riguardano l’ordine, tra cui la data di quell’ordine e il numero di lotto, o con la data di produzione e il numero di lotto che sono indicati nel registro di carico, scarico e rimanenze degli articoli finiti. Ancora, una riflessione non meno importante è quella che riguarda le prescrizioni a proposito delle regole da rispettare per collocare e allestire le insegne che rischiano di non essere conformi ai regolamenti paesaggistici nel caso di attività commerciali che sono ubicati in contesti suscettibili alle soprintendenze in quanto organi di tutela o nei centri storici. La richiesta che il presidente di Unasweb avanza all’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli è quella di sapere non solo se tale aspetto è già stato preso in esame, ma anche se sia stata individuata una soluzione che possa essere valida per i luoghi tutelati.

Gli affiliati hanno bisogno di tempo

Infine, un ultimo auspicio da parte di Unasweb consiste nel venire a sapere entro breve quanto tempo avranno a disposizione gli operatori del settore per provvedere a tutti gli adeguamenti del caso, tenendo conto dell’esigenze di intervenire, tra l’altro, sui gestionali e sui software.

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Unasweb è l’associazione nazionale che raggruppa gli affiliati di Svapoweb, li tutela dal punto di vista amministrativo e sul piano legale e ne promuove i diritti nel caso in cui essi vengano lesi o violati. Uno dei compiti più importanti di Unasweb è quello di controllare tutte le attività del Parlamento e del governo, oltre che dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, a proposito di norme nuove del settore vaping. Unasweb, tra l’altro, ha creato Svapomagazine, una testata giornalistica che si pone l’obiettivo di contrastare le fake news che si vanno diffondendo a proposito del fumo elettronico e di tutti i prodotti del vaping.

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