A Caltanissetta la letteratura si fa strada

Letteratura e territorio. Un binomio vincente per scoprire i luoghi che hanno suggestionato la produzione di uomini illustri, ripercorrendo gli itinerari segnati dalla presenza fisica o interpretativa degli scrittori. E’ questa la filosofia che sta alla base dei Parchi Letterari, parti di territorio che non si limitano a custodire e divulgare la letteratura attraverso i luoghi, ma pretendono di salvaguardare quegli stessi luoghi attraverso la letteratura. Dopo il Parco Letterario Giuseppe Antonio Borgese a Polizzi Generosa e quello dedicato a Giuseppe Giovanni Battaglia ad Aliminusa, entrambi nel Palermitano, a Caltanissetta venerdì 11 giugno si inaugura il Parco letterario Pier Maria Rosso di San Secondo, progetto voluto dal Comune di Caltanissetta e curato dall’Associazione Dante Alighieri nelle persone di Maria Luisa Sedita e Marina Castiglione, dedicato al drammaturgo e romanziere nisseno, classe 1887, considerato una figura di primissimo piano nella storia della letteratura europea contemporanea.

L’evento si inserisce nel più ampio programma del Festival La Strada degli scrittori – che prende il nome dalla Strada statale 640 che collega Porto Empedocle a Caltanissetta diventata nel 2015 un itinerario turistico di interesse naturalistico e culturale – organizzato a Caltanissetta da oggi a domenica, per celebrare, con una serie di eventi culturali, il legame tra la porzione di territorio che attraversa la Strada statale 640 e gli scrittori che qui hanno vissuto o ambientato le loro opere: Luigi Pirandello, Leonardo Sciascia, Andrea Camilleri, Pier Maria Rosso di San Secondo, Antonio Russello e persino Giuseppe Tomasi di Lampedusa (che nel suo Il Gattopardo inserì alcuni riferimenti ad Agrigento).

Il via giovedì 8 giugno pomeriggio quando al Museo d’Arte Contemporanea (ore 18) sarà inaugurata la mostra fotografica Andrea Camilleri, Vigata e lo sbarco degli alleati e alla Galleria d’arte civica di Palazzo Moncada (ore 19) la mostra A Tavola con gli scrittori, durante la quale sarà anche presentato il libro Le parole del tempo perduto - Ritrovate tra le pagine di Camilleri, Sciascia, Consolo e molti altri di Roberto Sottile, linguista e professore dell’Università di Palermo che ha dedicato una ricerca a tutte quelle parole che rischiano di scomparire dall’uso linguistico siciliano: dalla pupa di zucchero di Silvana Grasso alla caponata di Andrea Camilleri, dal timballo di Tomasi di Lampedusa alle ossa dei morti di Vincenzo Consolo, ovvero di tutte quelle voci del lessico alimentare che sono presenti negli autori siciliani plurilingui e che continuano a vivere non solo nelle cucine siciliane, ma anche dentro i libri.

Pier Maria Rosso di San Secondo

Venerdì 9 giugno, dopo l’inaugurazione del Parco Pier Maria Rosso di San Secondo (Biblioteca Scarabelli dalle ore 9) - alla quale presenzieranno il presidente dell'associazione La strada degli scrittori Felice Cavallaro e Stanislao De Marsanich, presidente de I parchi letterari italiani- al Teatro Rosso di San Secondo (ore 16.30) sarà dedicata una proiezione a Bernardino Giuliana, poeta di San Cataldo tra i più noti interpreti di poesia in lingua siciliana.

I Fratelli Mancuso

Etica e estetica nella poesia contemporanea è il titolo della tavola rotonda, moderata da Elena Riccio, che sabato a alla Galleria d’arte civica di Palazzo Moncada (ore 17.30) vedrà partecipare Alessio Arena (giovanissimo candidato al Nobel), Cetta Brancato, Paolo Lisi, Angelo Scadurra e Vincenzo Ognibene, direttore del Parco Letterario Giuseppe Battaglia, che si concluderà con un recital di poesie di Giuditta Perriera. Nel ricco calendario del festival anche momenti gastronomici, passeggiate letterarie, musica e teatro: giovedì 8 giugno il concerto “Come albero scosso da interna bufera” dei Fratelli Mancuso nell'atrio del Palazzo Comunale; “Sona sona” dei Murra, venerdì 9 giugno alle 21 in piazza Garibaldi; lo spettacolo itinerante “L’attesa” di Aldo Rapè (sabato 10 alle ore 20, Salita Matteotti) che trae spunto da Il ratto di Proserpina di Pier Maria Rosso di San Secondo.

Aldo Rapè

laviniadagostino@tin.it