Timi 'en travesti' ed è subito Favola
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TORINO, 1 DIC - Con Favola, opera prima di Sebastiano Mauri, passata alla 35/a edizione del Torino Film Festival che si chiude il 2 dicembre, siamo in pieno immaginario Usa anni Cinquanta, come dentro un film di Douglas Sirk. Un mondo di plastica iper-colorato dove non esiste la polvere e le massaie sono sempre alle prese con le loro faccende di casa in tacchi a spillo e come se fossero appena uscite dal parrucchiere. Il film prende spunto dall'omonimo spettacolo "cult" diretto, scritto e interpretato da Filippo Timi, passato con successo sui palcoscenici italiani dal 2011 al 2015. In un salotto borghese americano anni Cinquanta, tra melodramma e soap opera si agita la vita di Fairytale (un Timi "en travesti", con i vistosi abiti di Fabio Zambernardi), donna con una identità sessuale in progress. Il personaggio di Fairytale non è lontano dal mondo di Timi che confessa a Torino "anche io da bambino a volte mi vestivo da donna con tanto di sigaretta in bocca".