San Martino, non solo estate: 6 cose da sapere sul patrono dei cornuti
1541797711882_1618752150251
Patrono dei cornuti
Nel giorno di San Martino si beveva il vino nuovo (vino di San Martino), cominciava l'anno giudiziario, dei parlamenti e delle scuole, si svolgevano le elezioni comunali, si rinnovavano i contratti e si pagavano le locazioni. Di qui i diversi patronati attribuiti al Santo.
San Martino è il patrono di cavalieri e cavalli, dei sarti e dei mendicanti, dei poveri e dei sinistrati, dei fabbricanti di botti e degli ubriachi, degli alcolizzati guariti, dei sommelier e anche dei mariti traditi.
Il perché di quest'ultima "categoria" sarebbe dovuta al fatto che in questo periodo in tutt'Italia si svolgevano tante fiere del bestiame, e quindi animali con le corna. Ma c'è anche chi dice che il giorno - 11 novembre, e quindi 11/11 - ricorda il segno delle corna fatto con le mani.
Altra ipotesi è quella secondo cui in questi giorni si svolgevano feste pagane (la giornata di San Martino si svolge nello stesso periodo del capodanno celtico) in cui moltissime persone - complici forse l'alcool o l'euforia - si lasciavano andare al libero amore, commettendo una serie di adulteri che finivano poi nel "dimenticatoio", nei casi più fortunati, per il resto dell'anno.
Un'altra leggenda vuole che San Martino avesse una sorella: lui la sorvegliava sempre con attenzione per evitare che lei si concedesse ad altri uomini, ma senza particolare successo.
Ancora, un'altra versione dei fatti racconta che un soldato - folgorato dalla saggezza di San Martino - decise di vivere come lui, in meditazione e castità. Finché sua moglie non iniziò a consolarsi con altri uomini. Fu proprio il santo a parlare con il soldato, convincendolo a tornare a casa, senza fare vivere la donna nel peccato.