Zafferana Etnea, perla di sapori e di cultura
Sabato si terrà la 49a edizione del Premio letterario Brancati, domenica sarà il 1° dei cinque appuntamenti dell'Ottobrata zafferanese
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C’è sempre un motivo per salire su fino a Zafferana Etnea. D’estate i suoi 600 metri sul livello del mare sono un chiaro invito a mollare la calura catanese per trovare refrigerio grazie al contatto con la Montagna, il vulcano Etna che la sovrasta. D’autunno, è ancora la Montagna la grande attrattiva – l’Etna è sempre il motivo principale per cui si visita il territorio del Catanese -, grazie ai prodotti tipici dei boschi e delle terrazze laviche etnee (castagne, mosto, miele, funghi), che arricchiscono le tavole del periodo. Per non parlare dell’inverno, quando le cime etnee si imbiancano, e gli appassionati di sci hanno il paese etneo come base per le loro attività invernali.

Il miele, uno dei prodotti tipici di Zafferana Etnea
Sono tanti i motivi, quindi, che hanno fatto di Zafferana Etnea, la Perla dell’Etna. Non ultimi gli spazi culturali e di intrattenimento che occupano più o meno tutto l’anno. In estate “Etna in Scena”, tra musica e teatro, è uno dei cartelloni principali dell’estate siciliana. Con l’avvio dell’autunno poi, arriva il tradizionale Premio letterario Brancati, che quest’anno è arrivato alla 48a edizione e si svolgerà sabato sera nei saloni dell’Experia Palace Hotel. Il direttore artistico, lo scrittore Raffaele Mangano, ha reso noti i nomi dei premiati: nella sezione narrativa sarà insignito Mauro Covacich autore de "La città interiore"; nella saggistica il riconoscimento andrà a Pietro Bartolo e Lidia Tilotta autori di “"Lacrime di sale", un libro in cui il medico di Lampedusa - già protagonista del film “Fuocoammare” di Gianfranco Rosi - racconta la sua esperienza nel fronteggiare l’emergenza sbarchi. Per la sezione poesia sarà premiata Maria Attanasio con “Blu della cancellazione”. Infine, nella sezione giovani si è registrato un plebiscito di consensi per Giulia Caminito con “La grande A”.
Poi, calato il sipario sul Premio Brancati, appena il giorno successivo, domenica 1 ottobre, a prendere la scena sarà l’Ottobrata Zafferanese, giunta alla 39a edizione, in programma nelle cinque domeniche del prossimo mese con un programma ricco e variegato che non mancherà di sollecitare l’interesse di tanti visitatori e turisti. Indiscussi protagonisti di ciascuna domenica a Zafferana Etnea sono i prodotti tipici della terra e i loro derivati; il visitatore attratto dalla gastronomia tipica siciliana può apprezzare l'uva, il vino, la mostarda, il miele, le mele, la frutta di stagione (fichi d'India, melograni, noci, nocciole, castagne, pistacchi), i funghi porcini dell'Etna, l'olio, le olive e le conserve sott'olio.

Le mele dell'Etna
Questo il programma dell’Ottobrata 2017: 1 ottobre, Sagra dell'uva; 8 ottobre, Sagra del miele; 15 ottobre, Sagra delle mele dell'Etna; 22 ottobre, Sagra dei funghi; 29 ottobre, Sagra delle castagne.
L'itinerario del gusto. Piazza Umberto ospita numerosi stand in cui è possibile degustare i dolci tipici locali (gli sciatori, le zeppole, le paste di mandorla, le foglie da tè), i liquori, i vini, il miele, i torroni e la frutta secca caramellata, i gelati al pistacchio e molte altre bontà. La Villa Comunale vicino la piazza, invece, ospita gli stand di salumi, formaggi tipici siciliani e conserve alimentari. Da non lasciarsi sfuggire, poi, i diversi appuntamenti di Slow Food, in piazza della Regione Siciliana, durante i quali è possibile, attraverso degustazioni guidate, assaporare diversi piatti tipici siciliani.
L'itinerario della bellezza. Il tragitto che attraversa il centro storico è dedicato alle mostre degli antichi mestieri: il visitatore più curioso può fermarsi ad ammirare il lavoro di scultori del legno e della pietra lavica, pittori di sponde di carretti siciliani, ricamatrici, lavoratori del ferro battuto, pupari. Lungo questo percorso, poi, sono diversi i locali che ospitano varie mostre di pittura, fotografia e artigianato.
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