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In piena emergenza incendi va deserta la gara per gli elicotteri

In piena emergenza incendi va deserta la gara per gli elicotteri

Ma Legambiente invita Crocetta «a non cedere a questa campagna mediatica, che sembra finalizzata a far spendere parecchi milioni di euro per gli elicotteri, che sono la parte marginale del problema incendi»

Di Redazione |

PALERMO – È andata deserta la gara indetta dalla Regione siciliana per gli elicotteri antincendio. Un fatto, che, però, secondo Legambiente presenta «aspetti positivi». Così l’associazione ambientalista invita a non «scatenare facili suggestioni e semplicistici allarmismi». «Forse qualcuno si è reso conto – dice Angelo Dimarca responsabile del dipartimento Conservazione natura di Legambiente Sicilia -: che da quest’anno in Sicilia non ci sono più le condizioni per facili guadagni».

«Si continua con questa bufala degli elicotteri – aggiunge -, mentre vi è un silenzio assordante sul fatto che non si faranno per tempo i viali parafuoco, senza più argine alla propagazione degli incendi che si lottano da terra, se la macchina è efficiente». Secondo Legambiente «quello degli elicotteri è un vero scandalo, perché l’articolo 25 della legge regionale 16 del 1996 prevede l’acquisto dei mezzi da parte della Regione ed il loro utilizzo con personale di ruolo del Corpo forestale, mentre il noleggio doveva solo essere una misura temporanea. Invece, si è andati avanti con affidamenti privati».

Da qui la richiesta dell’associazione al presidente della Regione siciliano, Rosario Crocetta, di sostenere «l’azione avviata lo scorso anno di riorganizzazione del Corpo forestale regionale e di non cedere a questa campagna mediatica, che sembra finalizzata a far spendere parecchi milioni di euro per gli elicotteri, che sono la parte marginale del problema incendi in Sicilia». «Si faccia, invece, portatore di una proposta scardinante a livello nazionale – conclude Legambiente -: Stato e Regioni acquistino progressivamente i mezzi aerei antincendio e li affidino in uso alle forze armate e di polizia».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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