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«A Piazza Lanza ripristinate condizioni dignità per i detenuti»

«A Piazza Lanza ripristinate condizioni dignità per i detenuti»

Il ministro della Giustizia a Catania ha partecipato ad un convegno e ha successivamente visitato la struttura penitenziaria

Di Redazione |

CATANIA – «Questo era uno dei carceri peggiori d’Italia e oggi con piccoli interventi e anche con attività di manutenzione ordinaria e straordinaria si sono ripristinate delle condizioni di dignità per i detenuti». Lo ha detto il ministro della Giustizia, Andrea Orlando che a Catania ha partecipato al convegno «La riforma della Giustizia per la crescita dell’Italia» e che ha anche visitato la casa circondariale di Piazza Lanza a Catania. «Volevo essere qui – ha aggiunto – anche nei giorni in cui sostanzialmente, possiamo dire che stiamo uscendo dall’emergenza carceri a livello nazionale e stiamo superando le condizioni di sovraffollamento. Questo non vuol dire che abbiamo un sistema penitenziario all’altezza della civiltà del nostro Paese, ma credo sia un passo significativo che è stato compiuto in questi mesi». Il ministro della Giustizia ha poi espresso un auspicio: «Quello che dobbiamo fare è sostenere il percorso già iniziato e cioè dare una mano in termini di risorse e di personale, purtroppo è una condizione diffusa in tutto il territorio. Dobbiamo dire che qui con poche risorse e una situazione di difficoltà è stato fatto molto, quindi credo che vadano riconosciuti i meriti e incoraggiati gli sviluppi ulteriori di questo processo. Abbiamo deciso di aprire un tavolo al ministero – ha proseguito Andrea Orlando – sui problemi della edilizia della giustizia di Catania e per dare un supporto al processo di accorpamento alle sezioni distaccate. Dobbiamo sostenere una realtà che ha dato buona prova di sé su molti fronti e mi riferisco in particolare alla attuazione del processo civile telematico. Abbiamo finito di mettere on line le indicazioni, le linee guida e le schede tecniche per quanto attiene la riforma del processo civile e nei prossimi giorni andremo avanti anche per la parte ordinamentale penale. Ci aspettiamo una risposta significativa da parte di chi valuta queste proposte sulla rete e proseguiremo un confronto che iniziato nei mesi scorsi. A settembre saremo in grado di proporre e di desumere da questo confronto degli articoli che saranno costruiti tenendo conto anche di tutti i soggetti della giurisdizione. LO SVUOTACARCERI. «Dobbiamo stabilizzare – ha detto il ministro – la normativa che si è venuta a creare ed anche effettuare alcune correzioni. Lo possiamo fare in una condizione di relativa tranquillità nel senso che abbiamo un sistema che dal punto di vista dei numeri è sotto controllo, non c’è un rischio di un’impennata e questo dato ci consente di affinare alcuni strumenti, di correggere alcuni distorsioni e di avere una situazione che in grado di essere programmata e gestita. Dobbiamo dire una cosa importante – ha osservato Orlando – l’ultimo tassello che manca in questo percorso è una riforma organica della custodia cautelare, il Parlamento ci ha lavorato in questi mesi ci sono state discussioni su punti più o meno critici, ma credo che entro la pausa estiva si possa arrivare ad un testo licenziato e condiviso».

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