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Scout, in 2500 dalla Sicilia alla Route nazionale di San Rossore

Scout, in 2500 dalla Sicilia alla Route di San Rossore

“Scolte” e “Rover” da tutte le province per l’adunata più attesa dagli scout italiani

Di Virginio Di Carlo |

L’attesa è stata lunga. Sono passati 28 anni da quell’agosto 1986 in cui Giovanni Paolo II fece visita ai quasi 14mila scout arrivati da ogni parte d’Italia sull’altopiano abruzzese dei Piani di Pezza per partecipare ad uno dei più grandi raduni mai ricordati dal movimento scoutistico internazionale, la seconda “Route nazionale Rovers e Scolte”. «Questa volta l’adunata generale si svolgerà a San Rossore, in provincia di Pisa, e saremo certamente almeno il doppio», assicura Graziana Messina, incaricata Agesci, con Mario Consoli, alla guida dei “rover” e delle “scolte” siciliane tra i 16 e i 21 anni che, dal 6 al 10 agosto, si uniranno alle altre “branche” provenienti da ogni regione dello Stivale. Le stime fatte dalla stessa associazione parlano di 32 mila adesioni, oltre 2.500 delle quali raccolte dai capi scout siciliani.

Un cammino fatto di zaini in spalla, bussole e cartina sempre alla mano. Ma con un significato e una valenza che vanno ben al di là del semplice viaggio esplorativo o dell’itinerario da seguire. «Per tutti gli scout – spiega Messina – la “Route” è prima di tutto un percorso formativo, un’esperienza di condivisione che porti ogni ragazzo a trovare nell’esempio degli altri e dentro sé stesso i modelli di vita e di partecipazione alla società a cui intende ispirarsi». E in effetti, le direzioni da intraprendere e le mete da raggiungere possono cambiare da gruppo a gruppo. Ma sempre sulla “strada del coraggio” che è anche il tema dell’edizione 2014. Dal 1 al 6 agosto, infatti, tutti i ragazzi che prenderanno parte all’adunata di San Rossore potranno condividere esperienze personali, informazioni e opinioni nei 456 campi mobili sparsi per la penisola, offrendo un punto di vista meno paludato, rispetto a quello dei genitori o dei loro fratelli maggiori, su temi quali la legalità e l’immigrazione. Temi che riguardano da vicino la Sicilia – che con quasi 17 mila iscritti è la quarta regione italiana per numero di associati Agesci – forse più di ogni altra parte d’Italia.

«Prima dell’evento di San Rossore – precisa la responsabile Agesci – si svolgeranno in Sicilia quindici route all’interno del territorio regionale. Cinque di esse percorreranno la cosiddetta “via del sale”, tra le province di Trapani e Palermo, facendo tappa presso luoghi simbolo della lotta alla criminalità e alla mentalità mafiosa come il Parco dei Mille e l’Albero di Falcone. Altre dieci route orientali avranno, invece, per scenario il parco dell’Etna, le strade del siracusano e quelle del ragusano». Percorsi diversi ma obiettivi comuni. Per le “scolte” e “rover” siciliani come per tutti gli scout dai tempi di sir Baden-Powell: scoperta, condivisione e rispetto dei luoghi e della persona. «Voi siete quelli che andate controcorrente», ripete spesso Messina ai suoi associati più giovani. Nella “Route 2014” questa potrebbe anche essere molto più di una metafora.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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