Notizie Locali


SEZIONI
Catania 10°

Ars, varato il codice etico Sanzioni per chi cambia “casacca”

Ars, varato il codice etico Sanzioni per chi cambia “casacca”

Approvato in commissione Antimafia un ddl di 38 articoli che introduce nuove regole di comportamento per gli eletti a cariche pubbliche, amministratori e dipendenti della Regione siciliana

Di Redazione |

PALERMO – Per contrastare corruzione e ipotesi di infiltrazioni mafiose nella pubblica amministrazione la commissione Antimafia dell’Ars ha varato, all’unanimità, un disegno di legge di 38 articoli che introduce un codice etico per gli eletti a cariche pubbliche, amministratori e dipendenti della Regione siciliana. Il codice si applica ai parlamentari regionali, al presidente e ai componenti della giunta, ai dirigenti e al personale dell’amministrazione e dell’Assemblea e ai collaboratori e consulenti, qualsiasi titolo nominati, ma anche agli amministratori di enti e consorzi, aziende e società controllate dalla Regione. A queste categorie è fatto divieto di svolgere nel quinquennio successivo alla scadenza del mandato attività lavorativa o professionale per conto di soggetti privati destinatari delle decisioni adottate durante l’incarico.   Il ddl prevede anche l’ineleggibilità a componente dell’ufficio di presidenza dell’Ars, del collegio dei questori e uffici di presidenza della commissioni e la decadenza immediata dei deputati rinviati a giudizio per reati gravi; stabilisce regole in tema di conflitto di interessi, finanziamento dell’attività politica e sanzioni per i parlamentari che cambiano «casacca», passando a un gruppo parlamentare diverso da quello di origine. In questo caso è prevista la revoca dell’erogazione del contributo al gruppo di successiva iscrizione, eccetto che nei casi di adesione tecnica, come lo scioglimento del gruppo di origine. «L’elaborazione di questo testo è frutto di un lavoro lungo sette mesi – ha detto il presidente dell’Antimafia Nello Musumeci – Finora la Regione ha avuto almeno 5 codici etici, recepiti come accordi contrattuali o come provvedimenti amministrativi: c’era la norma ma non la sanzione. Questo è, invece, il primo documento del genere adottato in Italia». Il testo è stato trasmesso agli uffici della Presidenza e prima di approdare in aula dovrà essere licenziato della commissione Affari istituzionali dell’Ars.

COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA
Di più su questi argomenti: