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Alice nel paddock delle meraviglie la catanese “ombrellina” in MotoGp

Alice nel paddock delle meraviglie la catanese “ombrellina” in MotoGp

Alla scoperta della bella Alice Consoli, modella laureata che vuole diventare manager

Di Giuseppe Scordo |

CATANIA – È studentessa, è modella, è attrice di spot pubblicitari e videoclip. Da maggio è pure una donna ombrello, o se preferite, “ombrellina”. La catanese Alice Consoli è entrata a far parte dell’Ngm Forward Racing Team, in cui corrono Aleix Espargaró e Colin Edwards nella classe regina, la MotoGp, e Simone Corsi e Mattia Pasini in Moto 2. E non è una paddock girl qualunque. Perché insieme alla collega Francesca Brambilla è l’unica nel circus a essere presente in tutte le tappe europee del mondiale di motociclismo. «Di solito funziona diversamente – spiega Alice, 24 anni da compiere il prossimo 11 agosto – E’ l’agenzia del luogo in cui si svolge un Gran Premio che su richiesta dei team si occupa di chiamare e selezionare le ragazze. Io e Francesca invece accompagneremo fino a fine stagione il team Ngm Forward Team, e di certo è un fatto inusuale». Tutto è cominciato all’inizio della primavera.   Alice, iscritta in varie agenzie a Milano, dove vive da tre anni, sostiene un colloquio e un casting fotografico. Presa all’istante. E catapultata nel mondo dei motori, a lei parzialmente ignoto. «Sono partita a maggio per il Gp di Jerez de la Frontera dall’aeroporto di Bergamo sotto un autentico diluvio – racconta –. Sono una “freddolina”, avevo due giubbotti. In Spagna c’erano invece 32 gradi. È stata subito un’esperienza coinvolgente e fare l’ombrellina non è andare in vacanza. Il team Ngm Forward è davvero eccezionale, perché ti fa sentire una di loro. Al suo interno, si respira lo spirito di gruppo. Quando non abbiamo gli abiti da ombrelline, indossiamo camicie, felpe, i giubbotti ufficiali della squadra, mangiamo insieme a piloti e meccanici. Non siamo trattate come oggetti. E sinceramente dopo pochi mesi non mi aspettavo di ricevere tutte queste attenzioni sui social network e sulle riviste straniere».   Essere ombrellina non è solo bellezza, non è solo tacchi alti, non è solo scatenare gli ormoni maschili. Insomma, oltre le gambe c’è di più. E’ un lavoro vero e proprio. Con regole e comportamenti ben precisi e che va oltre il gesto di reggere l’ombrello e sorridere alle telecamere. Alice arriva ogni venerdì di gara, si occupa dell’area “Ospitality” del team, partecipa al briefing e torna in albergo. Il sabato giù dal letto all’alba, si fa bella, torna in circuito. «Abbiamo diversi compiti da assolvere. Prima si cammina nel paddock, poi c’è tutta un’attività mediatica che la gente non vede in tv, come ad esempio la distribuzione di foto e poster autografati dei nostri piloti. Assistiamo alle qualifiche e la giornata si conclude grossomodo alle sei del pomeriggio. La domenica è chiaramente un giorno frenetico. Si sta accanto ai piloti prima del via, poi si aspettano con ansia i risultati». In griglia, è preferibile rispettare una regola: «Non parlare con i piloti delle altre scuderie. E’ una volontà di Ngm per tutelare il team nel suo intero. Con Edwards e Espargaró (lei affianca sistematicamente i due piloti MotoGp, ndr) scambio qualche parola, ma in quel momento c’è molta concentrazione. Se altri piloti si sono fatti avanti? Qualcuno prova ad avvicinarsi ma io sono brava a far capire che devono andare a cercare altrove… ».   La vita di Alice non è solo motociclismo. Anzi, questo è solo l’ultimo impegno in ordine cronologico di una gioventù frenetica. Ha iniziato a posare e sfilare già a Catania, notata per la sua bellezza gentile e il fascino mediterraneo. Nel 2008 è stata finalista di Miss Italia a Salsomaggiore Terme, poi, per due anni – il 2009 e il 2010 – ha presentato al fianco di Salvo La Rosa il Festival della Canzone Siciliana e nella stessa stagione è stata la valletta di Insieme. «Due trasmissioni che mi hanno fatto crescere. Con la diretta televisiva e davanti al pubblico impari tutto più rapidamente. È stata una grande palestra. La gente mi riconosceva per strada, si sa quanto è caloroso il pubblico siciliano. A Catania le persone ti adottano e questi gesti a diciotto anni ti danno grandissimi stimoli». Si è laureata a Catania in Relazioni internazionali alla facoltà di Scienze politiche, quindi ha deciso di trasferirsi per aprirsi più sbocchi lavorativi. «È stata una scelta obbligata. Vorrei lavorare nel campo delle risorse umane e gli indirizzi di Scienze del lavoro esistono solo a Roma e Milano». Lassù, Alice, prosegue con successo anche nel campo della moda. La contattano nuove agenzie, lei si fa conoscere. Il telefono squilla ma «non ho nessun contratto di esclusiva e valuto le proposte di volta in volta, per conciliare lavoro e studio. Nonostante frequenti diversi ambienti, non ho mai perso di vista l’università. Il mio trofeo più grande non è essere ombrellina o posare per un catalogo ma l’esser riuscita a dare tre materie su tre in questa sessione estiva: conoscenze linguistiche progredite inglese, economia politica del lavoro e relazioni industriali comparate». La presenza fissa, anche se a distanza, sono i genitori. «Papà Vito e mamma Maddalena sono la mia roccia. Li devo ringraziare perché è grazie a loro se in questi anni ho avuto la forza di continuare e di riuscire a fare sia l’universitaria che la modella. Ho passato periodi in cui ero stanca e demotivata e mi hanno sempre sostenuta. Porto le loro iniziali tatuate sul mio fianco sinistro». In questi giorni, la bella etnea si è concessa finalmente uno stacco. È arrivata a Catania e rimarrà fino a Ferragosto. Alice si sta godendo l’adorato mare e l’amato cibo, quello siciliano. «Sapevo di dover fare una tournée a tavola – ammette – Vado pazza per le polpette di cavallo, per la pasta coi ricci e per quella col nero di seppia. E non trascuro granita e brioche. La linea? Non mi privo di niente. È vero, vado tre volte a settimana in palestra e a Milano mi muovo a piedi, non avendo l’automobile. Però sono sempre stata contraria alle diete. Se mangi con il sorriso sulle labbra tutto fa bene». Col fisico che si ritrova, come darle torto?

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