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Sicilia, “Click Day” verso l’abolizione

Sicilia, “Click Day” verso l’abolizione conclusa l’inchiesta, tutto da rifare

Sotto accusa l’infrastruttura tecnologica dell’agenzia privata

Di D. D. |

Palermo Mandare in soffitta il click day e far ripartire il Piano Giovani con una procedura diversa: il presidente della Regione, Rosario Crocetta, vorrebbe voltare pagina dopo il caos del 5 agosto scorso. Ancora però non è stata presa una decisione definitiva.

«Stiamo valutando tempi e modi per rifare la selezione – afferma il governatore dell’Isola -. La mia idea è che tutti i giovani possano iscriversi e siano poi le imprese, in una fase successiva, a scegliere i tirocinanti e darne comunicazione. Ai giovani dico di stare tranquilli, il governo è dalla vostra parte e troverà il sistema più sicuro e veloce possibile».

Secondo Crocetta, la selezione dei tirocinanti si potrebbe svolgere tra il 10 e il 30 settembre, avvalendosi di uffici fisici, come ad esempio i Centri per l’impiego, per non penalizzare chi non possiede un computer o una connessione veloce.

«Perché escludere a priori chi non possiede un pc? Meglio allora sarebbe coinvolgere gli uffici del lavoro per dare modo ai ragazzi di presentare le domande. Purtroppo l’assessorato è stato indotto all’errore», prosegue il presidente della Regione, a cui stamane dovrebbe essere consegnata la relazione di Sicilia E-Servizi. La società partecipata della Regione, guidata dall’ex pm Antonio Ingroia, è stata chiamata proprio da Crocetta ad indagare sul click day. La relazione è pronta. Secondo quanto si apprende, emergerebbe una valutazione critica sull’operato della Ett, la società con sede a Genova a cui è stata affidata la gestione tecnica del portale www. pianogiovanisicilia. com.

In particolare, la Ett non avrebbe utilizzato un’infrastruttura tecnologica adeguata a reggere il carico di utenti che si sono connessi al portale il 5 agosto per confermare gli 800 tirocini semestrali retribuiti con 500 euro al mese. La documentazione che però la Ett ha fornito a Sicilia E-Servizi non sarebbe completa. Comunque sia, per annullare la procedura, dovranno essere riscontrate le irregolarità.

«Chi ha sbagliato pagherà», assicura Crocetta, secondo cui «è stato creato un danno d’immagine incredibile alla Regione. Agiremo con molta durezza. Il software – rivela il governatore, anticipando la relazione di Sicilia E-Servizi – non ha funzionato: Italia Lavoro ed Ett probabilmente hanno sottovalutato la questione, ci sono profili di responsabilità».

L’opposizione va all’attacco del governo. Per il capogruppo di Forza Italia all’Ars, Marco Falcone, «ogni giorno la questione del bando del Piano Giovani assume sempre di più contorni tra il ridicolo e il patetico. Una serie di dichiarazioni diverse, contrastanti, contraddittorie espresse ora dall’assessore alla Formazione Scilabra, ora dal presidente Crocetta, evidenziano, ancora una volta, tutto il dilettantismo di un governo che ormai dell’improvvisazione ha fatto il suo vessillo. Crocetta deve rendersi conto – conclude Falcone – che quando si sbaglia gli errori non devono essere aggravati, ma vanno corretti. E, se per fare ciò, serve sconfessare anche il proprio assessore, facendo ripartite tutto daccapo, bisogna farlo senza indugi e titubanze. Un governo che ha sempre professato i principi di trasparenza e legalità, oggi non deve consentire zone d’ombra nella sua gestione».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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