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Raffaele Lombardo: «Congetture non possono diventare sentenze»

Raffaele Lombardo: «Congetture non possono diventare sentenze»

In una conferenza stampa l’ex presidente della Regione parla delle motivazioni della sentenza di condanna per concorso esterno in associazione mafiosa: «Fiducia nei giudici, ma la mafia non l’ho mai aiutata»

Di Redazione |

CATANIA – «La mia fiducia nei confronti della magistratura è assoluta e resta incondizionata», ma «con la mafia io non avuto alcunché a che vedere, anzi: l’ho ostacolata come nessuno». Sono le parole l’ex presidente della Regione, Raffaele Lombardo, sulle motivazioni della sentenza del Gup di Catania Marina Rizza che lo ha condannato a 6 anni e 8 mesi di reclusione per concorso esterno all’associazione mafiosa. «Mi interessa recuperare la mia più assoluta onorabilità – ha aggiunto l’ex governatore in una conferenza stampa convocata in un hotel catanese, – io non ho chiesto voti alla mafia semplicemente perché la mafia voti non ne ha. Sono persone costrette a nascondersi, non hanno volontà di pensare al consenso di quell’uno o di quell’altro. Questa sentenza si basa su una serie di fatti che non ci sono stati».   «Il ruolo del giudice è fondamentale e al suo ruolo e alle risultanze del suo lavoro ci inchiniamo. Ma le opinioni o le congetture non possono diventare una sentenza così micidiale» ha aggiunto. «In questa sentenza – ha detto ancora Lombardo – c’è un conflitto con fatti, prove e risultanze di processi fatti dalla Procura e da altri collegi giudicanti».   «Il perno sul quale ruota il mio ruolo di “mediatore tra le mafie” è un’intercettazione nello studio dell’editore Mario Ciancio nella quale non c’è alcunché di penalmente rilevante. Per quale motivo una sentenza dovrebbe essere incentrata su questa intercettazione irrilevante? » si è chiesto Lombardo. «Vengono citati nella sentenza – aggiunge Lombardo – favori e servizi per porto e aeroporto. Ma perché non sono stati interrogati i capi di porto e aeroporto per trovare un riscontro a queste chiacchiere che si sono dette? Perché non sono stati sentiti amministratori che avrebbero fatto questi favori? ».   Lombardo ha annunciato che nei prossimi giorni riattiverà il suo blog su Internet sul quale pubblicherà le motivazioni della sentenza del Gup Rizza.

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